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Continuano a salire le prescrizioni di anticorpi monoclonali contro Covid-19 in Italia. Dopo un andamento progressivamente in calo, il trend aveva avuto un'inversione a inizio luglio, e ora negli ultimi 7 giorni monitorati dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa il dato risulta sempre in crescita, da 161 richieste di farmaco (Rf) alle 181 registrate tra il 23 e il 29 luglio. Media giornaliera 25,86 contro 23 (dato medio dei 7 giorni precedenti), per un aumento del 12,4%. È quanto emerge dal 17esimo report di Aifa sul monitoraggio di questi anticorpi monoclonali. Salgono così a 6.590 i pazienti Covid trattati con anticorpi monoclonali in totale nel nostro Paese, e inseriti nello specifico registro di monitoraggio Aifa. Dal 10 marzo, quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale in Italia per persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-CoV-2 e senza sintomi gravi, al 29 luglio, sono state 195 le strutture di 21 Regioni o Province autonome che hanno prescritto queste terapie. Fino ad oggi, la maggior parte dei pazienti trattati (3.557) ha ricevuto la combinazione dei due anticorpi bamlanivimab e etesevimab, seguita dal mix casirivimab-imdevimab (2.209), come ultimo bamlanivimab da solo (824).
Anticorpi monoclonali: i pazienti trattati in Veneto e Friuli
Dall'inizio del monitoraggio, in numeri assoluti resta il Lazio la regione con il maggiore utilizzo con 930 pazienti trattati, seguito dal Veneto con 860 pazienti e dalla Toscana con 807, mentre agli ultimi posti ci sono Molise e Provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente ferme a quota 13 e 3 pazienti inseriti nel registro. Nell'ultima settimana analizzata, il numero più alto di prescrizioni è stato segnalato dal Lazio (50, in aumento del 56,2% rispetto alla settimana precedente), seguito dalla Toscana (37, +131,3%), e dal Veneto (23, in discesa del 25,7%). Guardando alle richieste di farmaco attivate rispetto ai nuovi positivi registrati, il dato nazionale di prevalenza è dello 0,5% (181 Rf nell'ultima settimana su 34.532 nuovi positivi). Si collocano sopra la media nazionale Valle d'Aosta (5,7%), Friuli Venezia Giulia (2,2%), Toscana (1,1%), Lazio (1%), Basilicata (0,8%), Liguria e Calabria (entrambe rispettivamente a 0,6%).
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Il Gazzettino