UDINE - Un fischietto da montare sulle prese d'aria delle automobili, per evitare che sciacalli dorati, ma anche cervi e cinghiali decidano di attraversare la strada proprio...
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LA REGIONE
L'assessore regionale Stefano Zannier, che, spiega, per il momento non è stato coinvolto («Nessuno me ne ha parlato»), assicura che «non c'è nessuna preclusione da parte nostra, non siamo contrari a metterli, ma bisogna vedere di cosa parliamo, se questi dispositivi funzionano. Va benissimo fare prevenzione. Poi, se gli interventi sono da fare sulle strade, probabilmente devono farli i soggetti gestori, come Regione potremmo aiutarli fornendo delle statistiche sugli animali investiti». Di norma, comunque, aggiunge, «sono questioni normalmente gestite dalla viabilità. Quando ero assessore in provincia di Pordenone ne ho fatti mettere anch'io, di dispositivi analoghi, ma i risultati allora non c'erano stati. Tuttavia, non siamo contrari a priori». Sul fenomeno degli sciacalli dorati investiti, però, Zannier non vuol sentir parlare di esemplari decimati: «Sono coinvolti, in proporzione, negli stessi incidenti di qualsiasi altro animale. Solo che una volta gli sciacalli non c'erano, mentre adesso sono aumentati in maniera molto importante. E in modo altrettanto importante finiscono sotto le auto. È una proporzione matematica». Il dato, stimato dagli esperti, di 60-70 sciacalli in Friuli, secondo Zannier sarebbe «poco realistico. Probabilmente ce n'è molti di più. Non mi risulta che ci sia alcun censimento degli sciacalli in Fvg né che sia tecnicamente possibile. Non dico che non sia un'emergenza ma dico che non è possibile dire che sono decimati. In alcune aree, soprattutto confinarie, gli esemplari stanno aumentando in modo considerevole: sono assolutamente sottostimati. Detto questo, ben venga la prevenzione».
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Il Gazzettino