Rovigo si scopre regina dell'atletica: doppio titolo italiano per Andrei e Taré

Andrei Neagu con il team del Veneto a Rieti (foto Fidal veneta-Roberto Passerini)
ROVIGO. L’atletica leggera rodigina non aveva mai vinto un titolo italiano nella categoria cadetti (under 15). In questo week end a Rieti ne ha conquistati addirittura due....

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ROVIGO. L’atletica leggera rodigina non aveva mai vinto un titolo italiano nella categoria cadetti (under 15). In questo week end a Rieti ne ha conquistati addirittura due. Nel lancio del disco con Tarè Miriam Bergamo sabato e nei 1.000 metri con Andrei Laurentiu Neagu ieri. Un risultato storico per la Discobolo Rovigo, la loro società. Finora in Polesine era arrivato al massimo un secondo posto, con Luca Trambaiolli nel giavellotto (2012).


La Bergamo studentessa al primo anno del liceo scientifico “Paleocapa”, di mamma nigeriana e papà italiano, ha centrato il tricolore nel lancio del disco con metri 37,13. «Sotto una pioggia battente e sopra pedana allagata - racconta il suo allenatore Vito Quaranta - Tarè ha esordito con un lancio di 27 metri circa. Anche le avversarie erano in difficoltà viste le condizioni, lei alla fine del primo turno di lanci era terza. Prima del secondo lancio un’asciugata particolarmente accurata dell’attrezzo ha fatto esplodere il parterre: 35,33. Con le altre si è così scavato un abisso. Nei tre lanci di finale, uno è atterrato a 33 metri e l’ultimo a 37,13. Primato personale battuto di tre metri con pedana ancora bagnata». La seconda classificata, Eva Polo della Marche, è arrivata 5 metri da lei (32,68).

È stato un grande exploit per la sua società, «felice di contribuire alla crescita umana e tecnica di questa ragazza - continua Vito Quaranta - patrimonio atletico di tutti quelli che seguono l’atletica leggera, sapendo quanto lunga sia la strada per arrivare all’atletica dei grandi. Tare è al primo anno di categoria (ha solo 14 anni, ndr), la speranza è che continui a migliorarsi».


Neagu nei 1.000 metri ha fatto un vero miracolo agonistico. Accreditato con il 9° tempo, ha vinto la gara con il nuovo primato personale di 2’38”73 precedendo di 0”20 il pugliese Giovanni Vittorio. Anche per il suo futuro vale il discorso fatto da Quaranta per la compagna di squadra. I due talenti rodigini hanno contribuito a portare il Veneto al secondo posto nella classifica di squadra a solo 2,5 punti dalla Lombardia vincitrice. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino