OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - «Il Veneto ora dovrebbe fare 2/3 settimane di zona rossa, ritornare ai test molecolari e applicare i test rapidi per lo screening di comunità». Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell'Università di Padova ai microfoni di Radio 24. La situazione del Veneto «è il risultato di due fattori - ha spiegato Crisanti - le zone gialle non hanno limitazioni sufficienti per bloccare la trasmissione, inoltre sono classificate come tali in base alla capacità teorica dei posti in terapia intensiva, ma il numero di terapie intensive non dipende solo da posti letto ma anche dal personale. Il secondo punto è l'uso non appropriato dei test rapidi che, con una sensibilità bassa, non possono essere usati come misura di prevenzione per proteggere comunità vulnerabili, cosi invece di una barriera creiamo una groviera».
Allungare l'orario dei negozi
«Allungare l'orario dei negozi per diluire il flusso ed evitare lo spostamento tra regioni e festeggiamenti, occasioni conviviali con di più gruppi familiari, queste sono le cose più pericolose».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino