PADOVA - «Il Veneto ora dovrebbe fare 2/3 settimane di zona rossa, ritornare ai test molecolari e applicare i test rapidi per lo screening di comunità». Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell'Università di Padova ai microfoni di Radio 24. La situazione del Veneto «è il risultato di due fattori - ha spiegato Crisanti - le zone gialle non hanno limitazioni sufficienti per bloccare la trasmissione, inoltre sono classificate come tali in base alla capacità teorica dei posti in terapia intensiva, ma il numero di terapie intensive non dipende solo da posti letto ma anche dal personale.
Allungare l'orario dei negozi
«Allungare l'orario dei negozi per diluire il flusso ed evitare lo spostamento tra regioni e festeggiamenti, occasioni conviviali con di più gruppi familiari, queste sono le cose più pericolose». Crisanti ha parlato poi di «regole da zona rossa per tutta Italia, se il valore è quello della salute umana e risparmiare vite». Quindi ha aggiunto: «Dobbiamo cogliere l'opportunità del Natale per ottenere questo risultato, con le scuole chiuse e le attività produttive ridotte si tratta di un'occasione unica che non compromette l'economia, con un piccolo sacrificio si può raggiungere l'obiettivo».