Auto a fuoco in California, morto il ristoratore veneziano: l'ultima telefonata di Andrea poco prima della tragedia

Auto a fuoco in California, morto il ristoratore veneziano Andrea Bullo: l'ultima telefonata
VENEZIA - Chissà quali parole avrà usato Stefano Bullo, fratello maggiore di Andrea Bullo, morto tragicamente nel terribile incidente stradale accaduto a Los...

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VENEZIA - Chissà quali parole avrà usato Stefano Bullo, fratello maggiore di Andrea Bullo, morto tragicamente nel terribile incidente stradale accaduto a Los Angeles assieme al figlio tredicenne, per comunicare alla mamma Tina, di 82 anni, che il suo rampollo prediletto e l’adorato nipotino non ci saranno più ad attenderla a Topanga Canyon come è sempre avvenuto negli ultimi vent’anni. Andrea, come ogni anno, tornava a Venezia a prelevare l’anziana madre, vedova di Ennio, famoso mastro vetraio di Murano, per portarla in California, dove trascorreva l’inverno beneficiando del clima primaverile che caratterizza la West Coast statunitense. A febbraio Andrea la riaccompagnava nella sua amata Venezia, dalla quale era partito oltre quarant’anni fa, quasi per gioco, “rincorrendo” un’amica che aveva conosciuto forse in uno degli hotel veneziani dove aveva prestato servizio.

IL TRASFERIMENTO

Una volta arrivato a Los Angeles Andrea si era innamorato del posto e si era fermato lavorando in un settore a lui nuovo, quello della ristorazione all’americana. Un primo impiego al ristorante La Terrazza e il fortuito incontro con Rodolfo Costella, manager del Chianti Restaurant, un locale “di tendenza” sulla Melrose, dove Andrea ha iniziato come assistente manager di Rodolfo. I due si intendono subito e capiscono che la loro conoscenza maturata in pochi anni li può portare in alto. Rischiano il tutto per tutto e si associano con Franco Simplicio nella gestione di Moonshadow Malibù, oggi diventato uno dei luoghi più gettonati lungo la Pacific Coast Highway. Il ristorante in pochi anni si trasforma in uno dei luoghi più alla moda di Malibù, frequentato da gente comune ma anche dalle numerose star di Hollywood e da personaggi dello spettacolo che anche dall’Italia si fermano volentieri in questo angolo di costa californiana. Per Andrea il ristorante era la vita. Passava molte ore nell’organizzare eventi, feste e a inventarsi nuovi piatti assieme agli chef e al suo grande amico Rodolfo e al suo collaboratore e braccio destro Alessandro Antoniazzi, che proprio quest’anno ha festeggiato i suoi 22 anni a Los Angeles, partito come lo zio Rodolfo da Codognè: «Andrea era come il fratello maggiore di Alessandro - Ricorda Rodolfo - I due formavano una squadra affiatata nella gestione del ristorante e posso solo immaginare il dolore di Alessandro in questo momento, come il mio, di mia moglie Monica, di mio figlio Matteo, di Franco Simplicio (il terzo socio, ndr) e di tutto lo staff che ancora non riesce a capacitarsi della tragedia. Adesso dobbiamo stare vicini a Ira, che in un secondo ha perso le persone più importanti della sua vita».

L’ULTIMA TELEFONATA

Conclude amaramente Rodolfo che ha sentito il suo amico poche ore prima dell’incidente e non sa darsi pace, come tutti coloro che hanno amato Andrea e Marco.

 

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Il Gazzettino