Trovato morto l'alpinista padovano di 24 anni scomparso sulle vette: chi è la vittima e dove è stata trovata

Il giovane alpinista voleva scalare lo Spigolo Deye Peters. Il gestore del Rifugio Pellarini aveva cercato di dissuaderlo. Individuato grazie al fiuto del cane

Foto di aatlas da Pixabay
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MALBORGHETTO VALBRUNA (UDINE) - Alpinista di 24 anni di Padova scomparso fra le montagne, a dare l'allarme il gestore di un rifugio. Finite le speranze, il ragazzo è stato trovato morto oggi, 22 settembre, grazie al fiuto del cane Asia portato sul nevaio sotto l'attacco dello Spigolo Deye Peters. La vittima è Stefano Bazzacco, residente a Tombolo. I familiari del giovane sono subito stati avvisati.

Il corpo trovato grazie al fiuto dei cani

Grazie al fiuto dell'animale, le indagini si sono concentrate su una buca presente sul manto e lì è stato individuato il corpo, sul fondo della stessa buca. I tecnici del Soccorso Alpino si sono calati per una decina di metri e lo hanno recuperato riportandolo in superficie. 

La scomparsa dell'alpinista e l'allarme

Poco dopo le 21 è scattato un intervento di ricerca nelle Alpi Giulie Occidentali, nel gruppo del Jôf Fuart, dopo una segnalazione ricevuta dal gestore del Rifugio Pellarini. Quest'ultimo ha riferito al Nue112 il mancato rientro di un giovane di 25 anni di Padova partito nella mattina dei 21 settembre, alle 5, dal rifugio con l'intenzione di scalare da solo lo spigolo Deye Peters, una nota e difficile via di arrampicata che risale lo sperone Nord est della Torre delle Madri dei Camosci. Il gestore ha riferito che ha tentato di dissuadere il giovane dal suo intento, senza riuscirvi. Lungo tutta la giornata lo stesso gestore ha a più riprese tenuto sotto osservazione lo spigolo con il binocolo, senza però mai vedere nessuno scalarlo. Il giovane aveva anche detto al gestore che gli avrebbe fatto sapere qualcosa in merito alle sue decisioni, ma non è giunta alcuna notizia.

Le ricerche sulle Alpi Giulie

Immediatamente è stata attivata la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza: sei tecnici si sono portati in quota al Pellarini per perlustrare l'attacco della via. Questa mattina si è anche alzato in volo l'elicottero della Protezione Civile per una perlustrazione dall'alto.

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Il Gazzettino