Il parroco: «Giusto difendersi se aggrediti in casa. Il perdono? C'azzecca nulla»

Don Marino e l'ex tabaccaio Birolo
ALBIGNASEGO - «Quando un ladro si introduce in un’abitazione, il proprietario prova solo tanta paura. Il perdono? In quel contesto c’azzecca nulla»....

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ALBIGNASEGO - «Quando un ladro si introduce in un’abitazione, il proprietario prova solo tanta paura. Il perdono? In quel contesto c’azzecca nulla». C’era anche don Marino Ruggero, parroco di San Lorenzo, al convegno sulla legittima difesa che si è tenuto lunedì sera a Villa Obizzi. Presenti una settantina di persone. Fra i relatori, il sindaco Filippo Giacinti, il suo vice Gregori Bottin, il senatore Andrea Ostellari e Franco Birolo, l’ex tabaccaio di Civè che sette anni fa sparò per difendersi. Oltre, per l’appunto, al sacerdote della frazione. «Parlo con la gente, non vado in cerca di facile consenso – ha detto – Non sono a favore del Far West. Certo è che chi subisce un’aggressione ha tutto il diritto di reagire. In quei frangenti il protagonista non è Gesù, ma il terrore. Va comunque detto che in caso di rapina o di violazione di domicilio occorre anzitutto allertare le forze dell’ordine».

 
«La soluzione primaria? Rimane sempre la prevenzione. Mi riferisco, ad esempio, al sistema dei controlli di vicinato. Nella nostra cittadina sono partiti tre anni fa e sembrano funzionare». Per quanto riguarda la nuova legge sulla legittima difesa, ha precisato, «c’è da augurarsi che venga veramente applicata così com’è scritta. Staremo a vedere cosa accadrà».
LICENZA CEDUTA
Prima di don Ruggero aveva preso la parola Franco Birolo. Sette anni fa l’incursione nel suo negozio: «Dopo anni di indagini e processi sono stato assolto dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Per me e la mia famiglia è la fine di un incubo. Durante l’iter giudiziario ho avuto come la sensazione che la magistratura cercasse degli elementi a mio sfavore. Tuttavia, grazie a questa nuova norma adesso credo ancor di più nella giustizia. Ha il merito di distinguere i buoni dai cattivi». A settembre Birolo ha ceduto le licenze della tabaccheria. «Pensavo che mia figlia volesse raccogliere la mia eredità. A causa di quanto accaduto, però, non se l’è sentita». L’ex tabaccaio ha ricordato che nel maggio del 2012, ad un mese di distanza dall’assalto, c’è stato il terremoto in Emilia Romagna. «Lo abbiamo sentito distintamente. Mia moglie si è svegliata di soprassalto, credendo che un camion avesse sventrato la vetrina del locale, posto al piano terra. É una scossa sismica, le ho fatto notare. Allora non è niente, mi ha risposto, e si è rigirata dall’altra parte. Sono trascorsi sette anni, ma tuttora viviamo in uno stato di costante tensione».
Ostellari è il presidente della commissione Giustizia al Senato: «La legge appena licenziata rappresentava uno dei punti fondamentali della nostra campagna elettorale. Abbiamo centrato un grande risultato per il bene dei cittadini».

«Lo Stato deve stare dalla parte delle persone perbene. In alcune situazioni, peraltro, la difesa diventa un obbligo. Siamo stati criticati perché gli episodi capitati negli ultimi due anni sono stati solamente otto». «Ne sarebbe valsa la pena pure se si fosse verificato un unico caso. Previsto inoltre l’aumento delle pene per determinate fattispecie di reati quali furti in abitazione, rapine e violazioni di domicilio. In ultima istanza, la difesa è sempre legittima». Citati da don Marino, i controlli di vicinato hanno fatto scuola in tutta la provincia. L’ultimo Comune ad aver aderito è stato quello di Montegrotto. Mentre il prossimo sarà Due Carrare.
Francesco Cavallaro  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino