Abbattuto il pioppo all'angolo di San Basilio a Venezia: scoppia la protesta

Abbattuto il pioppo all'angolo di San Basilio a Venezia: scoppia la protesta
VENEZIA - La vista di quell'albero, all'angolo della banchina dove comincia l'area portuale, fa parte un po' dei ricordi di ogni veneziano. Bello, grande, ombroso,...

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VENEZIA - La vista di quell'albero, all'angolo della banchina dove comincia l'area portuale, fa parte un po' dei ricordi di ogni veneziano. Bello, grande, ombroso, da martedì non è più al suo posto, dove era stato piantato nell'immediato dopoguerra. È stato abbattuto a colpi di motosega dagli operai incaricati dall'Autorità di sistema portuale dell'Alto Adriatico in quanto - è la spiegazione - sarebbe stato molto pericoloso per l'incolumità pubblica.


L'abbattimento, realizzato ramo per ramo tramite l'ausilio di una gru semovente, ha provocato una vasta eco tra la gente. Così, sui social c'è chi ha paventato una possibile illegittimità per mancanza di avviso, altri hanno rilasciato epiteti irripetibili rivolti non solo al Porto ma anche al Comune. Insomma, nel giro di poche ore c'è stata una mobilitazione, che in questo caso è stata postuma in quanto l'albero era stato tagliato. Era accaduto per gli alberi del Lido, per gli alberi del Seminario patriarcale, per alcuni alberi nei campi della città.
 
LA VOCE DELL'ALBEROAndreina Corso, poetessa e scrittrice veneziana, ha voluto fare un commosso addio a quel pioppo con più di 70 anni sulla pagina della Voce di Venezia: «Se l'albero avesse la voce, racconterebbe la sua storia. Nulla si sa dei suoi sussulti al passaggio delle grandi navi, della sua paura al recente incidente che ha fatto tremare la fondamenta, nulla si sa dei suoi ultimi pensieri. È stato un uomo, più di settant'anni fa, a impiantare quel pioppo. Quell'uomo era mio padre. Mia madre diceva a noi figlie, quello è l'albero che ha fatto nascere vostro padre e noi ai nostri figli, quello è l'albero che ha impiantato il nonno e i figli ai loro figli, quello è l'albero del bisnonno».
SCONCERTATIIl presidente della Municipalità, Giovanni Andrea Martini, ha annunciato di aver chiesto un accesso agli atti per capire come siano andate le cose dalle carte. «La Municipalità - attacca Martini - è stata e continua ad essere interessata da una serie di telefonate, di segnalazioni e di mail relative all'abbattimento del grande pioppo. I cittadini chiedono come mai si sia giunti a questa decisione e come mai sia stata presa senza dare la minima comunicazione alla cittadinanza. In un momento storico in cui tanto si parla di tutela del verde, stupisce che non ci sia stata quantomeno la necessaria attenzione a dare una minima informazione. Risulta anche abbattuto un ciliegio in area Italgas».

IL PORTODal Porto spiegano però che non c'è stata nessuna cattiveria in tutto questo: «L'abbattimento del pioppo a San Basilio è stato previsto a seguito di perizia strumentale eseguita da un professionista lo scorso agosto (perizie di questo genere si fanno ogni 2 anni sul verde in area portuale). La perizia ha classificato l'albero come classe D (propensione al cedimento estrema) prescrivendone l'abbattimento per questioni di sicurezza anche perché la zona è molto frequentata. Prima dell'abbattimento è stata chiesta e ottenuta autorizzazione dal Comune. L'Autorità ha già provveduto a predisporre un piano di reimpianto inviandolo alla regione Veneto, che dovrà rilasciare la necessaria autorizzazione paesaggistica».
M.F. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino