Padova. Ex albergo diventa studentato per gli universitari

L'ex albergo offre quaranta posti letto, di cui 26 in camera doppia e 14 in camera singola. Ciascuna stanza ha bagno privato e scrivania

Padova, ex albergo diventa studentato
PADOVA - Sono venti gli studenti che già da ieri hanno preso le chiavi delle loro stanze nella nuova struttura Esu in via Gattamelata. Si tratta di un ex albergo, lo Small...

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PADOVA - Sono venti gli studenti che già da ieri hanno preso le chiavi delle loro stanze nella nuova struttura Esu in via Gattamelata. Si tratta di un ex albergo, lo Small Hotel Royal, rimasto attivo fino al 31 dicembre e che ora grazie ai fondi del Pnrr ospiterà per 11 anni gli studenti del Bo. L'ex albergo offre quaranta posti letto, di cui 26 in camera doppia e 14 in camera singola. Ciascuna stanza ha bagno privato e scrivania. In più un'ampia cucina e una sala da pranzo in comune che è già stata completata con i frigoriferi.

Il nuovo studentato

La struttura verrà completamente riempita entro la fine del mese, la scelta degli studenti aventi diritto è stata condotta seguendo la graduatoria di reddito e merito, molti gli studenti internazionali che dopo mesi difficili in cui sono stati sprovvisti di alloggio hanno finalmente trovato sistemazione in via Gattamelata. «Sono entusiasta della nuova sistemazione - afferma Omnya Shwaki Elkady mentre presenta in portineria i documenti - Ho 23 anni e sono egiziana, in questi mesi è stato difficile trovare una sistemazione e mi sono spostata in vari alloggi improvvisati, spesso chiedendo ospitalità ad amici. Ma oggi sono contenta perché la mia nuova casa sembra molto accogliente». Chiavi in mano e sorriso stampato, Omnya si dirige verso l'ascensore trascinando una grossa valigia, resa leggera dopo aver rimosso il brutto periodo di incertezza abitativa. L'emergenza alloggi da mesi colpisce gli studenti fuori sede, durante la pandemia molti appartamenti nel mercato privato occupati dagli studenti sono rimasti sfitti e i proprietari hanno deciso di affittarli a qualcun altro o di attivare lavori di sistemazione, con il risultato che l'offerta di alloggi è crollata drasticamente e gli studenti rientrati in città per riprendere le lezioni in presenza hanno dovuto fare i conti con prezzi di affitto alle stelle.

I fondi

«A Padova gli studenti sono una città nella città - afferma il presidente di Esu Giuseppe Maschera - Con questo intervento aumentiamo l'offerta di posti letto nel pubblico del 9%. Siamo soddisfatti del risultato perché l'emergenza abitativa per la comunità studentesca ci preoccupava molto, ma il nostro lavoro non finisce qui: stiamo aspettando altri cofinanziamenti per avviare nuovi progetti con cui garantire il diritto allo studio ai nostri studenti».

Grazie alla collaborazione tra Esu e Università sono 149 i posti letto che verranno aggiunti in città e a Vicenza, grazie ai bandi del Pnrr. All'Esu di Padova sono stati assegnati 4.747.690 euro per l'attivazione di 125 posti letto, di cui 63 a Padova e 62 nella sede distaccata di Vicenza. La locazione di 11 anni per via Gattamelata costa 1 milione e 600mila euro. Altri 23 posti letto saranno attivati in zona Arcella, in via Minio dove, con una convenzione della durata di dodici anni finanziata per 856.440 euro, sono stati ricavati 6 appartamenti bicamera. Infine, il Bo si aggiudica tramite un finanziamento di 932.400 euro che permetterà di attivare 24 posti letto nella foresteria Ducceschi in via Marzolo. Portare a casa i bandi non è però stata una passeggiata, i tempi ristretti e le condizioni imposte dal Ministero non hanno di certo agevolato gli enti pubblici. «Aggiudicandoci questi finanziamenti Pnrr abbiamo fatto un piccolo miracolo - afferma Gabriele Verza direttore Esu Padova - in soli due mesi e mezzo siamo riusciti a presentare i progetti e vincere, inoltre il bando prevedeva di presentare strutture con posti letto già pronti, avvantaggiando significativamente i privati. Prova ne è che con l'università siamo gli unici due attori pubblici in tutta la regione ad averli». 

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Il Gazzettino