Musica, corone e un tappeto di fiori per il giostraio ucciso

Musica, corone e un tappeto di fiori per il giostraio ucciso
ALTIVOLE (Treviso) - Per Albano Cassol, il rapinatore ucciso a Nanto, nel Vicentino durante una rapina in gioielleria è stato un funerale con tutti gli onori da parte di amici...

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ALTIVOLE (Treviso) - Per Albano Cassol, il rapinatore ucciso a Nanto, nel Vicentino durante una rapina in gioielleria è stato un funerale con tutti gli onori da parte di amici e parenti rom, circa 400 persone: una lunga processione di corone, almeno una quarantina e tutte portate a braccio in chiesa dai più giovani.








La musica, sparata da un’auto, con le sue canzoni preferite. La bara coperta da un tappeto di rose rosse, con una linea di rose bianche.







Poi il consueto tappeto di fiori, petali tolti uno ad uno, dalle corone per percorrere i 500 metri fra la chiesa di Altivole e il cimitero. E' l'ultimo saluto ad Albano Cassol, "Poppo" per gli amici. Il parroco di Altivole, don Luciano, durante l’omelia, ha citato il Vangelo: «Nella casa del padre ci sono tanti posti», mentre i parenti piangevano. Il funerale ha bloccato il centro storico del paese, blindato dalle forze dell’ordine. Per la logistica è intervenuta anche la Protezione civile.



Alla cerimonia, durata in tutto mezz'ora, hanno potuto assistere soltanto gli appartenenti alle numerose famiglie unite da legami di parentela con la vittima, ciascuna presente con una ghirlanda di fiori. Ad un fioraio locale erano state infatti ordinate le 40 corone di identica dimensione e fattura, differenziate soltanto per la composizione. A presidiare la chiesa e i dintorni, fino al cimitero lontano circa 500 metri, un nutrito schieramento di forze dell'ordine. L'accesso al piazzale ed all'edificio religioso è stato precluso alla stampa. Misure ritenute necessarie vista la tensione sollevata dal caso, con l'ostilità manifestata dall'opinione pubblica e la comunità nomade invece stretta in difesa del proprio congiunto. Il rito è stato officiato dal parroco di Altivole, don Luciano Marchioretto. La salma, accompagnata da un corteo composto in larga misura da giovanissimi e bambini, è stata tumulata in un loculo non lontano dalla sepoltura della madre del defunto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino