Morso galeotto, ma il cane aggressivo se la cava con gli "arresti domiciliari"

Morso galeotto, ma il cane aggressivo se la cava con gli "arresti domiciliari"
AGORDO - A fare notizia, si dice, è un uomo che morsica un cane, non il contrario. Niente di strano, quindi, se è un cane a morsicare una persona? Non proprio....

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AGORDO - A fare notizia, si dice, è un uomo che morsica un cane, non il contrario. Niente di strano, quindi, se è un cane a morsicare una persona? Non proprio. È accaduto lo scorso 13 giugno ad Agordo quando un cane ha morsicato, per l’appunto, un residente. E l’animale è finito agli,.. arresti domiciliari.

La vicenda, pur con gli omissis del caso che tutelano il padrone del cane e la vittima e non rivelano nemmeno il luogo dove è accaduto il fatto, è contenuta in un’ordinanza “per osservazione a domicilio dei cani morsicatori” del Servizio Amministrativo del Comune di Agordo e firmata dal sindaco Sisto Da Roit.
 
Il caso è normato da un decreto del 1954 in base al quale “i cani ed i gatti che hanno morsicato persone o animali, ogni qualvolta sia possibile catturarli, devono essere isolati e tenuti in osservazione per 10 giorni nei canili comunali”. La norma prevede tuttavia anche una deroga al ‘carcere’: “L’osservazione a domicilio può essere autorizzata su richiesta del possessore soltanto se non risultano circostanze rilevanti ed in tale caso l’interessato deve dichiarare di assumersi la responsabilità della custodia dell’animale e l’onere per la vigilanza da parte del veterinario comunale”.

Nel caso del cane agordino è dunque scattata questa seconda opzione. Ma il suo proprietario deve attenersi ad alcune prescrizioni. In particolare dovrà tenerlo “sotto la sua responsabilità, per un periodo di 13 giorni, e cioè fino al 20 agosto, nel proprio domicilio”; tredici giorni durante i quali l’animale dovrà essere tenuto “continuamente a catena in locale adatto, in modo che non possa offendere il personale di custodia”. Un periodo per così dire di isolamento perché il padrone non potrà “rimuovere per nessun motivo l’animale dal luogo suddetto e farvi accedere né animali né persone, all’infuori di quelle di custodia”. Infine, a tutela della salute, “ove l’animale presenti sintomi di qualunque malattia o non dia segno di un completo benessere, come pure nel caso stesso che l’animale venga a morte” il proprietario è tenuto a dare immediato avviso al Servizio Veterinario dell’Usl 1, sede di Agordo. Ed in caso caso di infrazione alle “disposizioni della presente ordinanza sarà proceduto a termini di legge”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino