OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Se non me la dai, sai come finisce, ti buco la pancia...». Il coltello, simile ai modelli svizzeri, è puntato contro la pancia di uno dei cinque ragazzi pordenonesi - quattro maschi e una femmina tra i 15 e 16 anni - radunati all’Ufficio 7 di Lignano Sabbiadoro per mangiare la pizza appena sfornata dalla Neverland di via Udine. Si sono trovati in balìa dei bulli che erano le 19.30 di sabato sera. E a ripercorrere quei momenti è lo studente che è riuscito a mettersi in contatto con il 112 e ha poi aiutato i carabinieri a rintracciare i protagonisti dell’aggressione.
LE MINACCE
«Volevamo mangiare la pizza in spiaggia - racconta il ragazzo - Passando davanti a un bar che aveva appena chiuso, c’erano quattro giovani che ci hanno chiesto una fetta. Abbiamo tirato dritto, ci siamo sistemati in spiaggia, nelle vicinanze del Bar Aurora, e mentre stavamo mangiando la prima fetta si sono presentati loro». Hanno chiesto di condividere la cena, ma le vittime si sono opposte. «È nata una discussione, uno di loro mi ha messo le mani sulla pizza - racconta il testimone - E uno dei miei amici è stato minacciato con il coltello puntato alla pancia. Ha fatto un passo indietro evitando ogni contatto ed è a quel punto che un altro del nostro gruppo ha spintonato l’aggressore, che è caduto a terra. Rialzandosi ha colpito alla gamba il ragazzo che stava minacciando».
LA FUGA
Il branco è fuggito portandosi via le pizze. «Sì - conferma il giovane studente pordenonese - abbiamo poi trovato i cartoni vuoti. Quando ho visto il coltello, io sono riuscito ad allontanarmi e ho chiamato il 112». Sono stati momenti di tensione, ma i cinque pordenonesi hanno sempre mantenuto il controllo. «Eravamo un po’ spaventati perché il nostro compagno sanguinava - prosegue il racconto - Ma poi sono subito arrivati l’ambulanza e i carabinieri».
LE VIOLENZE
Quello dell’Ufficio 7 non è un caso isolato a Lignano. Durante la stagione estiva i ragazzini vengono sempre più spesso affrontati da gruppi che pretendono soldi o telefonini. «Durante l’Adunata degli alpini - afferma la madre di uno dei ragazzi aggrediti sabato -, una situazione simile si è verificata in una sala giochi lignanese. Pretendevano soldi da un adolescente indifeso, alcuni alpini si sono accorti di ciò che stava succedendo e sono intervenuti».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino