VENEZIA - Quattro poliziotti feriti in due giorni. E a mandarli in ospedale, in episodi diversi, è stato sempre lo stesso individuo. E in tempi così delicati per le...
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STRUMENTI E DIVISEAltra questione, quella relativa alle attrezzature a disposizione del corpo, come sottolinea Diego Brentani del Siulp. «Ci facciamo una semplice domanda - attacca - quando saranno dotati tutti i poliziotti di idonei strumenti di difesa per poter esercitare le proprie funzioni, evitando continui contatti fisici con soggetti considerati socialmente pericolosi? Ma è possibile che a distanza di nove anni si stia ancora parlando di sperimentazioni, di mancata distribuzione del vestiario agli operatori di polizia e che un tale disservizio sia considerato dal dipartimento della polizia di Stato?». Un punto su cui le organizzazioni sindacali non arretrano di un centimetro. «Per anni abbiamo cercato di far comprendere ai vertici del dipartimento e alla politica la necessità di dotarci di strumenti adeguati ai tempi, per rendere più sicuro ed efficace l'intervento di polizia, al fine di evitare tragedie come quelle avvenute a Trieste. Tragedie che però sono lo specchio di quanto accade in molte realtà territoriali, come appunto Venezia». E l'innovazione più attesa resta la tanto discussa pistola a impulsi elettrici, il taser. «Rivendichiamo che anche le Polfer e le Volanti della provincia di Venezia siano subito dotate di taser e di adeguata strumentazione che consenta di fermare soggetti violenti senza dover finire necessariamente all'ospedale, come avvenuto appunto in questo fine settimana».
Davide Tamiello Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino