Monfalcone. Paziente dà in escandescenza, aggredisce la dottoressa e colpisce anche due infermiere intervenute per difenderla. La sindaca: «Più tutele»

Monfalcone. Paziente dà in escandescenza, aggredisce la dottoressa e colpisce anche due infermiere intervenute per difenderla
MONFALCONE (UDINE) - Paziente dà in escandescenza, aggredisce la dottoressa e colpisce anche due infermiere intervenute in sua difesa. Attimi di tensione quelli vissuti...

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MONFALCONE (UDINE) - Paziente dà in escandescenza, aggredisce la dottoressa e colpisce anche due infermiere intervenute in sua difesa. Attimi di tensione quelli vissuti lunedì nell'ambulatorio di neurologia dell'ospedale di Monfalcone. Le tre sono dovute ricorrere alle cure mediche. Ad intervenire sull'accaduto oggi, 6 settembre, è la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint che sottolinea: «Servono maggiori tutele per il personale sanitario». E poi aggiunge, in una lettera scritta al direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isotina, Antonio Poggiana: «Va valutata la possibilità di dotare l'ospedale di pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle forze dell'ordine in caso di pericolo e di personale preposto al servizio di vigilanza e controllo operativo h24».

La solidarietà e le misure per tutelare i lavoratori

«Esprimo solidarietà al medico e alle infermiere aggredite - aggiunge poi la sindaca - Monfalcone è una città complessa, attualmente costretta a pagare le conseguenze di scelte del passato che hanno aggravato ogni ordinaria e normale organizzazione delle strutture sanitarie e sociali. Questa situazione richiede anche un'attenzione del tutto speciale alle esigenze di sicurezza». La sindaca ricorda inoltre di aver «voluto dotare gli ambulatori comunali di due sistemi di prevenzione e deterrenza per la tutela di sanitari e cittadini: pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle forze dell'ordine in caso di pericolo e telecamere per monitorare e tenere sotto controllo i siti ed, eventualmente, identificare gli autori di azioni scorrette». «L'Anaao-Assomed esprime la propria vicinanza e gli auguri di pronta guarigione alle colleghe, ancora una volta donne, vittime di aggressione mentre svolgevano la loro attività all'ospedale San Polo di Monfalcone». L'Anaao-Assomed tramite il presidente Paolo Barbina ribadisce anche, «visti i sempre più frequenti episodi che coinvolgono operatori sanitari durante l'esercizio della loro attività, la richiesta di incontro ai vertici aziendali per poter condividere un aggiornamento delle misure poste a garantire la sicurezza e la necessaria serenità sul lavoro ai dipendenti aziendali». Lo scrive in una nota il segretario aziendale Asugi di Anaao-Assomed, Paolo Barbina, dopo l'aggressione subita da un medico e due infermiere da parte di un paziente. 

La polemica politica

«Quanto avvenuto all'ospedale di Monfalcone non è accettabile. L'aggressione a un medico e due infermiere, verso cui esprimiamo la nostra solidarietà, va condannata senza riserve. Spiace riscontrare che c'è chi, come il sindaco Cisint, non si fa scrupoli a utilizzare ogni mezzo e ogni occasione per attacchi meschini e di bassissimo livello - sottolinea in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti esprimendo solidarietà al personale sanitario dell'ambulatorio di neurologia dell'ospedale di Monfalcone e commentando le relative dichiarazioni del sindaco Anna Maria Cisint - È deprecabile l'atteggiamento di Cisint, il cui unico pensiero è quello di scaricare le colpe su scelte passate, denigrando gli avversari politici. Se vuole esprimere solidarietà lo faccia senza tirare in ballo questioni del tutto strumentali e lontane da quanto accaduto».

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Il Gazzettino