VENEZIA / Tentata violenza alla dipendente di un negozio in Strada Nuova. L'episodio si è verificato la settimana scorsa, ma è stato reso noto soltanto ieri....
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«La sera dopo - continua la giovane - mi ha aspettato all'orario di chiusura con un'altra rosa. Ho chiuso il negozio e mi sono avviata, quando questo tedesco mi ha afferrato forte il braccio. Mi sono divincolata e sono corsa al prospiciente ristorante. Ho atteso e dopo un po' ho visto che si allontanava. Quella notte non ho dormito per la preoccupazione e il giorno dopo, prima di aprire il negozio, sono andata a comprare uno spray urticante. Ho fatto bene, perché, verso le 14.30 di mercoledì, l'uomo si è ripresentato con fare aggressivo, tanto che alcuni stranieri, ai quali stavo spiegando i prodotti, sono fuggiti. Mi è venuto addosso circondandomi con le braccia e premendo sul mio corpo allungando le mani. Io ho estratto lo spray che tenevo in tasca e l'ho spruzzato sugli occhi del mio aggressore. Lui è uscito strofinandosi il volto ed io ho chiuso prontamente il negozio».
Il tedesco se n'è andato e la ragazza ha riaperto, ma 20 minuti dopo si è ripresentato più violento di prima. La giovane ha subito avvertito la polizia locale, ma intanto le dipendenti del ristorante, che avevano visto la scena, avevano chiamato un loro amico: Anton Kaceli, italo albanese, che lavora in un vicino ristorante.
«Ero solo - riferisce Anton, detto Toni - ho chiuso di corsa il ristorante e mi sono precipitato verso la scena. L'uomo faceva gestacci all'indirizzo della ragazza e si calava i pantaloni. Dietro, infilato nella cintura, portava un coltello a serramanico. Era entrato nel negozio e gridava frasi sconnesse e volgarità all'indirizzo della ragazza, cercando di raggiungerla. L'ho immobilizzato da dietro e trascinato fuori in attesa delle forze dell'ordine, che si sono presentate 40 minuti dopo. Hanno ammanettato e portato in centrale l'aggressore».
La ragazza aggredita ha sporto denuncia; si sa che il cittadino tedesco è attualmente ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale civile. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino