Aggressione agli autisti dei bus: a Treviso ne viene picchiato uno ogni due settimane

I lavoratori della Mom pronti ad aderire allo sciopero nazionale del trasporto pubblico proclamato dai sindacati

Autisti dei bus aggrediti, preoccupante il bilancio di Treviso
TREVISO - Un'aggressione ogni due settimane. E le vittime sono indistintamente sia autisti che controllori della Mom. È il dato reso noto dalla Fit Cisl Belluno Treviso...

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TREVISO - Un'aggressione ogni due settimane. E le vittime sono indistintamente sia autisti che controllori della Mom. È il dato reso noto dalla Fit Cisl Belluno Treviso in occasione della giornata di sciopero nazionale di 8 ore nel trasporto pubblico locale proclamato unitariamente dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro per protestare contro le continue e reiterate violenze nei confronti dei dipendenti del trasporto pubblico a livello nazionale. Ma la situazione a Treviso non è meno allarmante che in altre realtà della penisola.


I NUMERI
Nel corso dei primi sei mesi del 2022, infatti, la media delle aggressioni che hanno costretto conducenti di bus e agenti accertatori della Mom a rivolgersi al pronto soccorso per cure mediche è di circa due al mese. La più grave, come dinamica, si è verificata lo scorso aprile, quando un autista è stato ferito con un coltello a Nervesa della Battaglia. Il mese peggiore è stato però giugno, dove due controllori dopo un'aggressione a Montebelluna hanno riportato il primo una distorsione al ginocchio e il secondo un trauma cranico, mentre un altro conducente ha subito un trauma facciale. «La lista delle lesioni si allunga con graffi, spintoni e traumi vari - sottolinea Stefano Bergamin della segreteria Fit Cisl Belluno Treviso - Alla luce di questi eventi, non è da biasimare chi si è dimesso da agente accertatore cambiando lavoro o ha chiesto all'azienda di passare a un'altra mansione. È chiaro che i primi a rimetterci sono i lavoratori, perché in prima linea, ma la realtà è che l'intera collettività sta subendo il problema. Il lavoratore subisce i danni in prima persona, ma le conseguenze sono per tutti, basti pensare che sono stati refertati almeno 100 giorni di infortunio a causa di aggressioni da gennaio a giugno. Questo significa che Mom, che già soffre la carenza di autisti e controllori, ha dovuto sopperire anche a queste assenze».


LE SINERGIE
La nota positiva è che a luglio e ad agosto non ci sono state aggressioni gravi che hanno richiesto l'intervento sanitario. Un passo in avanti legato probabilmente agli accordi stretti da Mom con Prefettura, Questura e Polizia locale di Treviso, sempre stati presenti in caso di richiesta d'intervento. La Fit Cisl da tempo si sta muovendo in sinergia con Mom per cercare le giuste soluzioni al problema. L'azienda ha provveduto a installare (al momento in circa 70 mezzi) un sistema chiamato Panic Button, che dà la possibilità all'autista di allertare la sala controllo Mom che provvede, se necessario, a far intervenire le forze dell'ordine. Sono stati sottoscritti accordi per far installare all'interno di tutti i mezzi telecamere, in particolare sulle linee più a rischio, ed è stato proposto a Mom un accordo che rivaluti la figura del controllare, offrendo una progressione di carriera (che non è prevista dal contratto nazionale), per poi avviare un bando per assumere figure professionali sempre più rare. Le parti si incontreranno il prossimo 23 settembre.
Eleonora Pavan


 

 

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Il Gazzettino