CAVARZERE - A 70 anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale, Cavarzere protagonista di un evento davvero particolare: oggi sono iniziati infatti gli scavi per riportare alla...
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Resta il giallo sul cadavere o meglio lo scheletro del pilota che non è stato ancora ritrovato. I testimoni raccontavano infatti che, quando il caccia tedesco iniziò a perdere quota, il pilota non ha fatto in tempo a mettersi in salvo, rimanendo intrappolato tra le lamiere.
È stata quasi caccia al tesoro, quella iniziata ieri mattina all'alba dai volontari della Romagna Air Finder (Raf): i resti del Messerschmitt 109 G6 della Luftwaffe, era nascosto a oltre 6 metri di profondità. Alle 13 sono riemersi le pale, il carrello posteriore per l'atterraggio e alcune parti della fusoliera. Poi una mappa austriaca e le due bussole, ovvero i pezzi di maggiore interesse, visto il buono stato di conservazione. Quello che non è stato ritrovato è il corpo del pilota o per lo meno i suoi resti. Un piccolo mistero che continuerà ad alimentare il fascino legato al relitto.
Il 77esimo squadrone tedesco stava sorvolando la campagna, da Pordenone in direzione Verona, per contrastare gli aerei alleati che avevano l'obiettivo di bombardare lo scalo ferroviario della città scaligera.
A individuare il relitto, sono stati appunto i soci della «Romagna Air Finders». L'associazione, nata nel 2001 a Lugo (Ravenna), ha come obiettivo la ricerca e il recupero di velivoli della Seconda Guerra Mondiale.
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Il Gazzettino