ADRIA - Un appartamento trasformato in casa di appuntamenti in pieno centro ad Adria. Lo hanno scoperto in via san Pietro, angolo riviera Roma, all'interno del condominio...
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RAGAZZE DELL'ESTDa decenni avvenenti e procaci ragazze dell'Est Europa che lavorano in locali in zona prendono abitualmente dimora in città. Nel 2009 sempre al condominio Riviera la squadra mobile della Polizia di Stato pizzicò una 37enne cinese per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Gli inquirenti scoprirono l'esistenza dell'abitazione attraverso alcune inserzioni su giornali locali. La cinese, che risiedeva a Rovigo, si recava spesso in via San Pietro per consegnare i generi alimentari alle ragazze che si prostituivano nell'appartamento. Costoro secondo i riscontri non avevano neppure la chiave di casa e i documenti d'identità. Ogni quindici giorni circa le ragazze venivano avvicendate con altre giovani connazionali. Le tariffe per le prestazioni sessuali variavano dai 50 ai 200 euro. Tra i clienti abituali anche un adriese che per ottenere sconti dalla ragazze si è finto un condomino del palazzo di via San Pietro minacciando denunce se le sue richieste per ottenere prezzi meno alti non fossero state esaudite.
CINESI ATTIVENel 2015 a finire nel mirino dei carabinieri era stata una casa di appuntamenti gestita sempre da personale di origine cinese. L'operazione dei militari dell'arma aveva portato anche in questo caso all'arresto in flagranza dello sfruttatore. L'operazione era stata portata a compimento in vicolo Tretti, sempre in pieno centro storico, dove da alcune settimane i residenti si lamentavano di un via vai incessante di persone in una stradina scarsamente frequentata se non da chi abita in zona. Era stata sorpresa sul colpo una donna di 50 anni. L'appartamento attirava clienti anche grazie ad inserti pubblicitari su alcuni giornali. In quel caso la prostituta asiatica era una 44enne. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino