Guerra alle bici sul Corso: dai vigili pioggia di multe a chi pedala in centro

I controlli dei vigili urbani lungo il Corso di Adria
ADRIA - Giro di vite contro i ciclisti in corso Vittorio Emanuele. Dopo i tanti, inutili, richiami a rispettare l’area pedonale, venerdì nel tardo pomeriggio,...

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ADRIA - Giro di vite contro i ciclisti in corso Vittorio Emanuele. Dopo i tanti, inutili, richiami a rispettare l’area pedonale, venerdì nel tardo pomeriggio, tre agenti hanno iniziato a pattugliare il corso. Ammorbiditosi l’iniziale pugno di ferro da parte della Polizia Locale, per la serie “Punirne uno per educarne tanti”, la via centrale della comunità del Groto è tornata da qualche tempo ad essere usata come una vera e propria pista ciclabile. Ragazzi, anziani, genitori con bambini sul seggiolino, continuano imperterriti a transitare lungo la strada grande dove, a memoria d’uomo, il transito alle due ruote è vietato. Ieri quindi in poco più di un’ora e mezza, sono state contate almeno una ventina di infrazioni.   A far lievitare il numero delle violazioni si aggiungo anche i cicloturisti che, mentre nel loro paese d’origine sono costretti a rispettare rigorosamente la segnaletica stradale, ad Adria si rendono protagonisti di infrazioni a raffica. A parziale discolpa va detto che la maggior parte degli amanti delle due ruote transita sul corso a velocità moderata. Ma c’è anche chi considera i freni entità sconosciute e zigzaga tra pedoni e passeggini.

VIE SECONDARIE 
E dire che le alternative per i ciclisti esistono: per esempio via Terranova e via Ruzzina. Il divieto di transito, inclusi cicli e motocicli, con l’idonea segnaletica stradale, è posizionato da sempre all’inizio del Corso con multe per chi viene pizzicato che possono variare da un minimo di 85 euro, sanzione ridotta a 59.50 euro con pagamento entro 5 giorni, a un massimo di 318 euro. Più di qualche cittadino si è già lamentato con il sindaco per questa situazione. «Da un mese non vedo un vigile passare a piedi per il Corso - commenta una signora -. Ma dove sono?. Non parliamo poi del guano dei piccioni». Anche i cartelloni e i manifesti con i quali il Comune invitava a rispettare le regole del codice della strada e i regolamenti comunali, sono spariti. Adriesi e ospiti “a pedali” dunque sembrano sordi sul rispetto delle regole così come sulla raccolta delle deiezioni canine. Anche in questo caso dovrebbero scattare le multe da 25 a 500 euro.
Problemi e violazioni anche per l’abbandono dei rifiuti solidi urbani. I cestini stradali, altra nota dolente che si ripresenta ciclicamente da quando è stata introdotta la raccolta differenziata, si riempiono di rifiuti indifferenziati. In questo caso la sanzione amministrativa va da 25 a 500 euro.
MULTE IN ARRIVO

«Per i cani e le biciclette i vigili stanno facendo le multe - puntualizza l’assessore Andrea Micheletti - ma la maleducazione è dilagante. Riconosco che per fare un lavoro completo dovremo sterilizzare i piccioni. Forse basterebbe un po’ di educazione in più e di amore per la propria città da parte di chi si comporta male». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino