Manca il certificato di prevenzione incendi: "chiuso" l'auditorium del Conservatorio

La platea dell'auditorium del Conservatorio
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ADRIA - Musica e spettacoli “vietati” all’auditorium del conservatorio Buzzolla. La struttura, dedicata a Ferrante e Rosita Mecenati, luogo di spettacolo ma anche di lezione, vera e propria pietra miliare nella storia culturale della città, dovrà rimanere chiusa al pubblico per alcune settimane. La situazione, che ha costretto il Buzzolla, prima, a cancellare alcune iniziative e poi a spostarle al ridotto del teatro Comunale, è stata causata da una dimenticanza. Il tecnico che segue la pratica antincendio della struttura non avrebbe inviato in tempo utile le integrazioni richieste, al fine di ottenere il nulla osta, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco. Nessuno - gli incartamenti sono comunque tutti in regola - si sarebbe preso l’onere di chiedere un’apertura temporanea ed in deroga. Secondo alcune indiscrezioni per la riapertura ci vorrà circa un mese. 



EX CINEMA

L’auditorium è stato ricavato all’interno dei locali che un tempo ospitavano l’ex cinema Roma, stabile che, agli inizi degli anni ‘90, fu ristrutturato. La proprietà ne ricavò una sala da bowling con annesso bar attrezzato con biliardi e poi una discoteca. Quest’ultima però, a causa del mancato rilascio del certificato di prevenzione incendi, non venne mai aperta al pubblico. La nuova struttura si sviluppa su due piani mentre le uscite di sicurezza si aprono su via Barzan. La platea, accessibile dall’ingresso su viale Maddalena, è dotata di ospita 170 posti a sedere. L’immobile è dotato di impianto di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento e impianto di condizionamento. L’opera ha avuto un costo complessivo di un milione e 300mila euro. È stata finanziata con fondi del conservatorio, con 370mila euro della fondazione Cariparo e con un contributo del Miur. È il frutto di un percorso nato da un’idea dell’ex direttore Elio Orio, portata avanti dal suo successore Roberto Gottipavero. L’auditorium - luogo di spettacolo e di didattica e fiore all’occhiello della città - ha avuto un iter lunghissimo anche perché si è dovuto mettere mano anche al tetto, con un impegno ulteriore di spesa di 60mila euro. L’intera operazione è stata portata a compimento dall’impresa Adriacos srl di Latisana (Ud), con un importo netto di 692.157,41 euro, pari ad un ribasso percentuale del 24,94% sull’importo a base d’asta, oltre a 17.725 euro di oneri inerenti la sicurezza non soggetti al ribasso, per un totale di 709.882,41 euro. Parteciparono alla gara ben 209 ditte.

LA RISTRUTTURAZIONE


Nella ristrutturazione il piano terra è stato destinato all’accoglienza del pubblico che ha a disposizione anche un ampio guardaroba ed i servizi igienici. Nuovo il palco, da 100 metri quadrati, ricavato con un solaio in laterizio sopraelevato di un metro e dieci rispetto il piano della platea, in grado di contenere un’orchestra completa. È stato collegato, mediante due nuove scale in calcestruzzo, poste ai lati, con il piano superiore dove trovano posto i camerini. Il primo piano, riservato esclusivamente agli artisti, è accessibile sia dalle scale interne che da quella esterna esistente che funge anche da uscita di sicurezza oltre che da una nuova piattaforma elevatrice. Al piano superiore trovano posto una sala di musica e due cameroni dotati di servizi igienici. Sotto il palcoscenico è stata collocata una vasca con la riserva idrica antincendio. 
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Il Gazzettino