TREVISO - Stefan è appena stato dimesso dall'ospedale. È uno dei cinque ragazzi presi a coltellate davanti alla casa del fratello Ion, futuro sposo il prossimo...
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L'ALTERCO
Il gruppetto di amici era sul piazzale di Largo Molino quando è iniziata la discussione con i due stranieri, un cittadino rumeno e un albanese, che si trovavano sul balcone di un appartamento al primo piano. Abitano qui da almeno un paio d'anni. «Cosa fate nel nostro quartiere? Andate via, fate troppo baccano» si sono sentiti dire i ragazzi, rimproverati solo per qualche schiamazzo di troppo, o forse intimiditi solo per far capire chi comanda nel quartiere.
«Ci hanno insultato, noi abbiamo risposto per le rime, ma quei due sono subito scesi e hanno cominciato a picchiare mio fratello Ion e Igor. Non mi ero ancora accorto del coltello. Me ne sono reso conto quando ho cercato di bloccare uno di loro che si trovava sopra mio fratello. Era buio e ho sentito solo il colpo del coltello che mi si infilava nella gamba, sul braccio e vicino al collo. Ion invece era stato ferito all'addome. Perdeva molto sangue. Ci siamo sparpagliati ma loro hanno cominciato a inseguirci come topi».
Igor Ojovanu è stato accoltellato alla schiena. Un colpo secco che non gli ha lasciato scampo. «È stato il primo a essere ferito - aggiunge Stefan - sotto il balcone dell'appartamento. Ha cercato poi di allontanarsi ma non è riuscito che a percorrere qualche decina di metri. Poi si è accasciato sul marciapiede, davanti ai nostri occhi. È stato un massacro, non doveva finire così. Era stata una giornata bellissima, una festa per il matrimonio di mio fratello».
A.Belt Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino