CITTÀ DEL MESSICO – Un rally a “scartamento ridotto”. Gli iscritti alla terza tappa del FIA World Rally Championship sono appena 29. Pochi in assoluto, ma...
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Con i suoi 48 punti, Jari-Mati Latvala, quest'anno al volante della debuttante Toyota Yaris, si presenta per la prima volta come il pilota da battere, anche se ha fatto sapere di potersi ritenere soddisfatto con un piazzamento tra i primi 5. Il finlandese guida la classifica individuale provvisoria (secondo a Montecarlo e primo in Svezia) e aveva vinto il rally del 2016, quando ancora puntava al titolo iridato, poi sfumato per via di errori al volante, problemi tecnici e ritiri.
Dopo due gare su neve e ghiaccio, i piloti dovranno fare i conti con condizioni opposte, anche se le incognite meteorologiche non mancano mai, cioè temperature anche olte i 30 gradi. Le novità al via sono poche, anche se una interessa l'Italia. Lorenzo Bertelli, che contrariamente al suo navigatore Simone Scattolin non aveva preso parte alla tappa monegasca e che ha esordito in questa stagione in Svezia con la “vecchia” Ford Fiesta, parte con la nuova auto, la Fiesta WRC 2017.
L'altra riguarda il team Citroen, finora deludente, che torna ad affidare la seconda nuova C3 a Stéphane Lefebvre (la prima è per l'ancora più deludente Chris Meeke), confermando l'alternanza con Craig Breen, finora il migliore del team. Il pilota irlandese non prenderà nemmeno il via in Messico. Con la Mini John Cooper Works, Valery Gorban è l'unico partente nel WRC Trophy. Il cuore del Rally è Leon, 400 chilometri a nord della capitale dove i piloti verranno aviotrasportati per la consueta super speciale. Complessivamente sono in programma 19 stage per un totale di 370 chilometri contro il tempo (900 km in totale).
Il Gazzettino