Da Wooden Boats un tender come limousine del mare: l’ha ordinato un americano per il suo megayacht di 100 metri

Wooden Boats il tender come limousine del mare
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VIAREGGIO - Se vi parlano di una barca lunga 10,70 metri, larga tre, in grado di ospitare a bordo 14 persone più quattro di equipaggio e di navigare in planata a 35 nodi (con due Volvo Penta da 220 cv), a che cosa pensate? Probabilmente a tutto tranne che a un tender. E invece è fatta proprio così la barca di servizio che verrà stivata nel garage di un megayacht di 100 metri, il cui armatore, un facoltoso americano, non ha voluto sentire ragioni: “Il mio tender dev’essere come una limousine full custom, grande, comodo, veloce e lussuoso” ha detto a Marco Arnaboldi, l’ingegnere a capo di Wooden Boats, cantiere viareggino specializzato dal 1984 in costruzioni one-off.

Per spiegarsi meglio, l’armatore ha portato ad esempio il WB14 realizzato a suo tempo per il cantiere Benetti. Ma con una pretesa ulteriore, non da poco: fare in modo che l’imbarcazione entrasse comodamente nel garage del megayacht destinato a servire. Possibile? Con la collaborazione del designer Giorgio Cassetta, Arnaboldi ha definito un progetto che prevede una tuga mobile, in modo da agevolare ingresso e uscita: operazioni, queste ultime, tutt’altro che scontate, viste anche le dimensioni del garage e dello stesso limo-tender.

“Non ci siamo limitati a rispettare le dimensioni obbligate in altezza e, ovviamente, in lunghezza” spiega l’ingegnere viareggino. “Oltre ai quattro attuatori elettromeccanici che permettono alla tuga di salire e scendere, completati da un fermo di sicurezza per garantire una navigazione sicura, il nostro WB 10.70 è dotato anche di martinetti interni per il suo sollevamento nelle operazioni di alaggio, in modo da evitare i classici cavi e pesanti ganci esterni, molto pericolosi in condizioni di mare agitato. Ne guadagna anche l’estetica del garage, con due semplici bracci, e la praticità e sicurezza delle operazioni”.

La costruzione del limo-tender in sandwich di composito di carbonio e PVC è già cominciata nel cantiere di Viareggio. La barca sarà in acqua entro la primavera del 2022, ma dai rendering diffusi dall’azienda emerge l’originalità del design, che si distingue per una linea sportiva, con linee molto rastremate, caratterizzate dalla grande tuga mobile, completamente vetrata, che assicura una vista a 360 gradi. L’altezza complessiva con la tuga chiusa è di 1,80 metri, la stessa misura assicurata agli ospiti all’interno, una volta che la tuga è stata alzata.

Nessun dubbio sulla qualità degli allestimenti interni e sul comfort. “L’armatore – ha spiegato in proposito Arnaboldi - ha chiesto un tender chiuso per non avere problemi in caso di meteo avverso o mare mosso, e dunque è stato curato con scrupolo l’allestimento degli interni, dove sono previsti divani su tutto il perimetro dotati di braccioli a scomparsa come sulle auto più esclusive”. Come consuetudine per i tender costruiti “su misura”, la scelta dei materiali d’arredo e delle tonalità di scafo e coperta sono intonati a quelli dello yacht madre, con un ampio uso all’esterno di teck massello. Ad impreziosire il contenuto hi-tech, infine, c’è la domotica, che permette di controllare tutte le funzioni, dall’aria condizionata alle luci.

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Il Gazzettino