Lingotto, chiusa l'operazione Veba: Chrysler ora è al 100% di Fiat

Il vicepresidente Usa Biden con il numero uno di Fiat-Chrysler Marchionne
NEW YORK - L'acquisizione del 100% di Chrysler da parte di Fiat è ufficiale: i 3,650 miliardi di dollari sono stati versati al fondo Veba e il 41,5% delle azioni della casa...

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NEW YORK - L'acquisizione del 100% di Chrysler da parte di Fiat è ufficiale: i 3,650 miliardi di dollari sono stati versati al fondo Veba e il 41,5% delle azioni della casa di Detroit è passato definitivamente al Lingotto.


Come previsto dall'accordo annunciato a Capodanno, Fiat ha pagato 1,750 miliardi, mentre 1,9 miliardi di dollari arrivano da Chrysler sotto forma di erogazione straordinaria ai soci (la parte spettante a Fiat è stata girata a Veba come parte del prezzo di acquisto). A Piazza Affari il titolo Fiat chiude con un guadagno dell'1,77%. In base al Memorandum d'intesa sottoscritto con il sindacato americano Uaw, a integrazione del contratto collettivo vigente di Chrysler, saranno versati altri 700 milioni di dollari al fondo Veba in quattro quote paritetiche pagabili su base annua. La prima di 175 milioni di dollari è stata versata oggi in concomitanza con il closing dell'operazione.

Fiat e Veba, inoltre, ritireranno in via definitiva, nei tempi tecnici necessari, l'azione legale dinanzi al Court of Chancery del Delaware relativa all'interpretazione del contratto di call option. A Torino giovedì è previsto un nuovo round per il contratto specifico di primo livello degli oltre 80.000 lavoratori del gruppo Fiat e Cnh Industrial: sul tappeto c'è ancora la definizione di alcuni aspetti della parte normativa, ma soprattutto il nodo salariale con la richiesta sindacale di 90 euro di aumento per il biennio 2014/2015.

L'obiettivo di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri è di chiudere tra fine gennaio e i primi giorni di febbraio anche su alcune questioni resta al momento una situazione di stallo. Chiusa la partita con Veba, sale anche l'attesa per il consiglio di amministrazione del 29 gennaio, che oltre ad approvare i conti dell'ultimo trimestre 2013 e dell'intero esercizio, dovrebbe decidere su sede, nome del nuovo gruppo e principale piazza di quotazione in Borsa.


Sergio Marchionne dovrebbe tenere dopo il cda il tradizionale incontro con i sindacati sui risultati, mentre non è stato ancora fissata una data con il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. L'operazione Fiat-Chrysler «è un'operazione importante e positiva anche per l'Italia», sottolinea il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, per il quale si tratta del «presupposto perchè il futuro sia positivo anche per i nostri stabilimenti, per fare investimenti in Italia e produrre auto in Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino