BMW, il circuito di Monza riprodotto nel deserto del Sahara per un test mozzafiato della nuova X5

La nuova BMW X5 durante il test nel deserto
MILANO - Nel mondo ci sono autodromi che hanno scritto la storia dell’automobilismo, amati dal pubblico e dagli stessi piloti che vi hanno gareggiato e in alcuni casi...

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MILANO - Nel mondo ci sono autodromi che hanno scritto la storia dell’automobilismo, amati dal pubblico e dagli stessi piloti che vi hanno gareggiato e in alcuni casi conosciuti anche al di fuori dell’ambiente motoristico. Tra questi c’è Monza, autentico tempio della velocità, uno dei pochi circuiti europei sopravvissuti alla concorrenza della modernità: un unicum per caratteristiche tecniche, fascino, storia. Fino a ieri avremmo detto “inimitabile”. E invece no.

 

Il tracciato dell’autodromo di Monza - 5.793 metri caratterizzati da lunghi rettilinei e da curve entrate nel mito come Lesmo, la variante Ascari, la Parabolica… – è stato riprodotto in scala 1:1 nel deserto del Sahara. Un’impresa senza paragoni, realizzata nel territorio di Merzouga, in una delle zone più desertiche del Marocco. Oltre cinquanta persone tra ingegneri, geometri, tecnici, operai e piloti hanno lavorato per due settimane e contribuito alla realizzazione dell’impresa.

Sono stati necessari quattro giorni di studio e di preparazione con topografi, ingegneri e architetti, con otto postazioni per la progettazione e la simulazione topografica. Per nove giorni, poi, quattro ruspe e quattro camion hanno scavato 24 metri cubi alla volta per preparare il terreno e rimuovere la sabbia in eccesso, mentre due grader e due compattatori hanno steso e compattato la pista. Oltre 3500 metri cubi di terra sono stati spostati per dar vita al clone desertico di Monza.

Ma chi ha voluto realizzare questa straordinaria, incredibile impresa? E’ stata la BMW. Perché l’ha fatto? Per mettere alla prova, su un terreno originale quanto estremo, le capacità del nuovo X5, SUV (anzi SAV, come dicono a Monaco per indicare uno Sport Activity Vehicle), capace di destreggiarsi al top anche in fuoristrada, tra dune di sabbia, pietrisco e rocce.

Tutto ciò rientra dunque nell’ambito del lancio commerciale della BMW X5 di quarta generazione, previsto in Italia nel weekend del 24-25 novembre, quando l’auto debutterà sul mercato italiano con un carico di novità che prevede anche l’inedito pacchetto xOffroad.

Costruita nella fabbrica americana di Spartanburg, la nuova BMW X5 – vale la pena ricordarlo – si distingue per le dimensioni imponenti (4,92 metri di lunghezza, 2 di larhezza), lo spazio e la qualità e degli interni, ma soprattutto per i nuovi sistemi di telaio mirati al miglioramento delle prestazioni off-road, della sportività e del comfort. In proposito la Casa tiene a ricordare che “l’auto è dotata di serie del Dynamic Damper Control, mentre le sospensioni Adaptive M Professional con la stabilizzazione attiva antirollio e l’Integral Active Steering (al debutto su modello BMW X) garantiscono caratteristiche di guida estremamente agili e dinamiche”. E ancora: tra le tante chicche hi-tech della nuova BMW X5 vale la pena ricordare anche le sospensioni pneumatiche, che consentono la regolazione dell’altezza del veicolo di 80 mm premendo un pulsante o usando la BMW Display Key.


Novità assoluta per il modello è inoltre la possibilità per i clienti di scegliere il pacchetto xOffroad: un pulsante specifico offre al guidatore la scelta tra quattro modalità di guida offroad (xSand, xRocks, xGravel, xSnow), che determinano automaticamente le impostazioni ideali di altezza del veicolo, del sistema xDrive, la risposta di accelerazione e controllo della trasmissione e gli input correttivi del sistema DSC quando occorre prepararsi a guidare sulla sabbia, sulle rocce, sulla ghiaia o sulla neve.

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Il Gazzettino