Bmw Art Cars, in versione digitale con la realtà aumentata. Una mostra virtuale svela 50 anni di modelli secondo gli artisti

Jeff Koons fece la BMW M3 GT2 nel 2010
MONACO - La realtà aumentata si fa arte con BMW insieme ad Acute Art che creano una mostra unica. La rinomata BMW Art Car Collection viene infatti mostrata in...

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MONACO - La realtà aumentata si fa arte con BMW insieme ad Acute Art che creano una mostra unica. La rinomata BMW Art Car Collection viene infatti mostrata in realtà aumentata e il 21 luglio è stato lanciato il progetto tramite l’applicazione gratuita Acute Art. Così, per la prima volta, le sculture digitali sono disponibili per tutti in tutto il mondo e in qualsiasi momento. Pensata per la prima volta dal pilota francese e appassionato d’arte Hervé Poulain e concepita in collaborazione con il fondatore di BMW Motorsport Jochen Neerpasch, la prima BMW Art Car fu commissionata quando entrambi chiesero ad Alexander Calder di disegnare l’auto da corsa BMW di Poulain nel 1975.

Da allora, 19 artisti di tutto il mondo hanno disegnato le automobili BMW, riflettendo lo sviluppo culturale e storico dell’arte, del design e della tecnologia. In occasione dei 50 anni del BMW Group Cultural Engagement, le Art Cars entrano ora nel mondo digitale e vengono messe in scena virtualmente in questa mostra a 360° completamente immersiva. Dal 21 luglio, le prime BMW Art Cars possono essere visualizzate tramite l’App. Tra questi ci sono quelle firmate Alexander Calder (BMW 3.0 CSL, 1975), Michael Jagamara Nelson (BMW M3, 1989), Ken Done (BMW M3, 1989), Matazo Kayama (BMW 535i, 1990), Esther Mahlangu (BMW 525i, 1991), Jeff Koons (BMW M3 GT2, 2010) e John Baldessari (BMW M6 GTLM, 2016).

Da questo momento in poi, altre BMW Art Cars saranno integrate nell’Acute Art App ogni due settimane. In tempo per l’Art Basel di Basilea, tutte le Art Cars saranno incluse nell’App. Per scoprire e vivere al meglio le BMW Art Cars interattive, l’app Acute Art è disponibile gratuitamente su App Store e Google Play. 

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Il Gazzettino