Tacchi alti in ufficio per essere più sexy? Ecco cosa dice l'esperta

Tacchi alti in ufficio per essere più sexy? Ecco cosa dice l'esperta
Tacchi alti per andare in ufficio sì o no? L'annosa querelle sullo stiletto nelle ore di lavoro è sempre aperta e infuocata. Se ne parlò l'anno scorso...

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Tacchi alti per andare in ufficio sì o no? L'annosa querelle sullo stiletto nelle ore di lavoro è sempre aperta e infuocata. Se ne parlò l'anno scorso durante il Festival di Cannes, quando era stata diffusa la notizia dell'obbligo di tacchi in passerella. Notizia poi smentita dal direttore Thierry Fremaux. E se ne è parlato recentemente in merito al dress code firmato da Daria Biagnardi per Rai Tre.


Come riporta il sito La Stampa, ora è l'esperta Veronica Benini, ideatrice di Stiletto Academy, a dire la sua: "Per identificare un uomo che ha successo sul lavoro, si dice “che ha le palle”. Il mondo del lavoro è fatto da dinamiche consolidate e assolutamente maschili, plasmate negli anni: le donne, ultime arrivate, si sono adattate, mascolinizzando il loro comportamento. Ecco perché una donna che indossa un tacco non passa quasi mai inosservata, è l’equivalente di far vedere gli attributi: è uno strumento di potere".

Non è tutto. "Non dico che bisogna essere femminili per avere successo sul lavoro, ma essere se stesse è importante - continua -. Le donne si castrano, ed è un peccato. Se rinunciamo a una parte di noi stesse, per esempio castigando la nostra femminilità, ne perderemo anche in professionalità".

La diatriba era salita alla ribalta delle cronache con il caso della cameriera inglese licenziata dal lavoro perché costretta a indossare i tacchi. E con la foto delle calze insanguinate di una cameriera a fine turno. 

"Sono anni - conclude Veronica - che voglio scrivere un protocollo su tacchi e lavoro, e lo farò. Al momento non esiste nulla".

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Il Gazzettino