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Bene la moda di Scervino. «La campagna vendita della stagione fall-winter 21/22 si è chiusa con una crescita del 20% rispetto alla contro-stagione e grazie anche al trend positivo confermato dalla spring-summer 22 il brand prevede di chiudere il 2021 in crescita del 40% rispetto al 2020 con un ritorno di tutti i mercati ai livelli pre-Covid a partire dal 2022». Lo afferma Toni Scervino, amministratore delegato di Ermanno Scervino, che annuncia oggi il suo piano di aperture internazionali, 14 in questo anno. Il Paese con il maggior numero di aperture sarà la Cina, che rappresenta un mercato in espansione. «Nel 2021 abbiamo già aperto altre tre nuove boutique (a Dalian a Wuhan ed a Nanjing) - sottolinea l'ad - e abbiamo in apertura una quarta boutique a Shenzhen portando a 13 le boutique aperte in 4 anni in Cina. Sono in programma almeno 2 nuove boutique nel 2022 ed altre cinque boutique l'anno successivo per arrivare a 20 monomarca entro il 2023». La Cina rappresenta un mercato in forte espansione, «le nostre boutique hanno continuato a crescere nel 2020 nonostante la pandemia (+14% rispetto al 2019) - sottolinea Scervino - e prevediamo che chiuderemo il 2021 in crescita del 47% rispetto al 2020».
Moda d'autunno: colori, montoni ricamati e pullover cropped
Il mercato di riferimento continua ad essere l'Europa che rappresenta il 55% del fatturato anche se le aree più performanti di questo ultimo periodo sono quelle Extra Ue con Russia e Cina che pesano rispettivamente il 23% ed il 14% del fatturato.
Moda, Ermanno Scervino alla Scala con il parka di broccato: abiti di pizzo, short e reggiseni
«Confortati dalla crescita stiamo guardando con attenzione ad ulteriori aperture negli Stati Uniti» ribadisce. Il marchio ha avviato con determinazione una strategia di potenziamento del proprio canale e-commerce ed il 20 settembre abbiamo lanciato un nuovo completamente rinnovato. Entro il 2022 realizzeremo l'integrazione del retail fisico con l'e-commerce. «L'e-commerce che oggi rappresenta poco meno del 9% del nostro fatturato retail continua a crescere di oltre il 50% rispetto al 2020 - evidenzia l'ad - e stimiamo arriverà a rappresentare il 13% del nostro canale retail diretto entro la fine dell'anno». L'online vale il 9% del canale retail diretto, ed entro fine anno arriverà a rappresentare il 13%.
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