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Un nuovo modo di presentarsi a teatro. Una seduzione che passa innanzitutto dal cervello. Alla Scala con il parka, di broccato rosa e portato con reggiseno e pantaloncino in raso: è la proposta di Ermanno Scervino per la prossima estate, in passerella oggi a Milano. «Spero che questa sia la fine di un momento molto difficile - racconta lo stilista toscano alla prima sfilata dal vivo dopo le restrizioni dovuta alla pandemia - e l'inizio di qualcosa di meraviglioso. Per la prossima stagione ho lavorato con le mie icone: i tessuti tecnici trattati come la Couture, lo sport che diventa elegante». Rispetto al passato è tutto decisamente più corto e audace anche se per Scervino « la seduzione è fatta di testa l'abito fa il monaco, ma - scherza- se non c'è il monaco...».
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«Se una donna non ha cervello non seduce, la velina - spiega- non è la mia icona di sensualità, preferisco una donna intelligente e trasformista come lady Gaga, per me non è necessario avere un metro di gamba». La prossima estate, però, le gambe si vedranno eccome: è corto l'abito di pizzo di pelle bianco, è mini il tubino in macramè portato con il giaccone di montone ricamato, sono tank i top abbinati ai leggings in maglia con spacchi, è uno short di pizzo quello che spunta sotto la maglia con le piume. Lo sportivo c'è, ma «mai fine a se stesso: anche con il parka puoi andare alla Scala» , e pure con il k way in taffettà rosa o verde, abbinato al vestito lungo e trasparente.
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Il Gazzettino