Manuela Traini, body painter delle future mamme: «Sogno di dipingere la pancia della Ferragni»

Maleficent secondo Manuela Traini
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«Sogno di dipingere la pancia della Ferragni. Chiara se mi vuoi batti un colpo!». Manuela Traini, di professione impiegata di banca a Teramo, da qualche anno ha trasformato un sogno in realtà: il body painting per le donne incinta. La contattano, si incontrano e Manuela capisce quale sia, tra i personaggi delle fiabe, il più adatto per essere dipinto sul loro pancione. 


«Tutto è iniziato nel gennaio del 2013. Mia sorella gemella era in ospedale ad Ancona per una gravidanza delicata. Per tirarla su di morale le dico che le avrei fatto un disegno. In borsa lei aveva una matita per gli occhi, io due palline di colore: invento il viso di una bambina che sbucava dalla sua pancia, con l'ombelico sporgente come nasino. Il reparto impazzisce e da lì inizia il passaparola».
 

Dal gioco, nasce una passione che Manuela si augura diventi una professione. Nell'attesa di arrivare a quota 101 pance disegnate («manca poco, sono già a quota 76») in onore del cartone animato "La carica dei 101" e perché no, alla pubblicazione di un libro che le racchiuda («è il mio sogno nel cassetto»), Manuela gira il mondo dando un ruolo ad ogni donna che le chiede di trasformare il suo ventre in un'opera d'arte.  

«Voglio consacrare la maternità. Chi mi contatta sa che mi basta guardare il viso della futura mamma per scegliere quale disegno o opera d'arte le si addica. Per Laura Freddi per esempio ho subito capito che era una Cenerentola; considerando quanta voglia avesse di diventare mamma la strofa "i sogni son desideri" era perfetta per lei».


Se con Freddi il tramite è stato Enzo Iachetti («siamo molto amici»), altre volte è stato il passaparola a funzionare. E con le mamme che incontra, Manuela resta in contatto: tutte ricordano il momento della pittura («passo 5/6 ore con loro colorandole») con affetto e felicità. La sua pancia preferita? «Direi Maleficent per la storia che racchiude e la location, Capri. Se la Ferragni accetta, so già che pancia le dipingerò. Sarà molto Dior, sarà un'opera d'arte con molto oro; algida come è lei!».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino