Pistorius, Robin Williams e il "mestiere di vivere"

Pistorius, Robin Williams e il "mestiere di vivere"
Caro direttore, ripensando a due personaggi che tutti abbiamo ammirato e apprezzato per il loro valore umano, sportivo e per...

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Caro direttore,

ripensando a due personaggi che tutti abbiamo ammirato e apprezzato per il loro valore umano, sportivo e per averci fatto apprezzare film belli da tanti punti di vista, Oscar Pistorius e Robin Williams, mi torna alla mente la frase di una persona a me molto cara che durante la difficile malattia aveva commentato la 5a sinfonia di Beethoven e terminava con la frase ''la normalità della vita è un dono, un miracolo...''



Perché scrivo questo? Perché sono convinta che gestire il successo non sia cosa facile. Oscar Pistorius con il suo gesto folle ha ucciso la fidanzata, Robin Williams con il suo gesto estremo ci ha lasciato un vuoto con tanti 'perché'? Forse la risposta sta proprio nella ''normalità della vita'' che se a prima vista può sembrare banale, in concreto dà valore alla vita stessa.



Annamaria De Grandis

Castelminio di Resana (Treviso)




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Cara lettrice,

seppur in modo diverso Oscar Pistorius e Robin Williams sono vittime di quello che lo scrittore Cesare Pavese definì' il "mestiere di vivere". Un impegno quotidiano con cui ogni essere umano deve ogni giorno fare i conti per dare un senso alla propria esistenza. Pistorius e Williams non ce l'hanno fatta. Sono stati sopraffatti dal male di vivere e hanno trovato una tragica risposta al loro devastante disagio nella morte: la propria nel caso del grande attore, quella della propria fidanzata nel caso del celebre sportivo. Ma all'origine dei loro drammi non c'è il successo, ma l'incapacità di convivere con esso.



Winston Churchill disse: "Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti". Williams e Pistorius erano personaggi amati ed ammirati proprio per la loro determinazione a mettersi in gioco e ad accettare le sfide. Ad un certo punto è mancato però loro il coraggio di vincere la sfida più importante: quella con la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino