Il fascismo non merita la patente di perseguitato

Il fascismo non merita la patente di perseguitato
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Caro direttore,
vorrei scrivere una mia opinione riguardo a chi fa apologia del fascismo e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che considerano liberticida una legge tesa a punire tale comportamento. Ogni idea è libera, se portata avanti nelle forme e nei limiti della Costituzione, come al secondo comma dell'articolo 1 della medesima. Ciò però è necessario sia conciliato con un altro imperativo costituzionale, alla disposizione XII, la quale vieta, sotto ogni forma, la ricostituzione del partito nazionale fascista. Sono, però, ancor più stupito dei pentastellati. Non è la prima volta che dimostrano di non conoscere o non voler considerare la carta costituzionale. Ritengono apertamente liberticida una proposta di legge, costituzionalissima, quale quella contro l'apologia del fascismo: dobbiamo intendere che questi atteggiamenti, in qualche modo, come una confessione da parte loro?


Antonio Sinigaglia

Caro lettore,

non credo che la legge in discussione al parlamento sia liberticida, più semplicemente mi sembra inutile e sbagliata. In Italia esiste già dal 1952 una legge che sanziona l'apologia del fascismo e completa il divieto alla riorganizzazione in qualsiasi forma del partito fascista previsto dalla XII disposizione transitoria della Costituzione. Non si vede da dove nasca la necessità di un ulteriore intervento legislativo. Come ha scritto giustamente l'ex presidente della suprema Corte Cesare Mirabelli la democrazia si nutre di convinzioni, non di sanzioni: Ed è quindi sul fronte delle convinzioni che bisognerebbe eventualmente agire per rafforzare la cultura democratica e combattere nostalgie e ignoranze. Ma introdurre nuovi divieti non ha alcun senso. Anzi rischia di essere doppiamente sbagliato. Perché si finisce per attribuire al fascismo una patente di ideologia perseguitata che proprio non merita. In secondo luogo perché, condotto alle estreme conseguenze, questo atteggiamento porta a proposte folli come quella, ascoltata in questi giorni, di mettere fuori legge e quindi distruggere tutti i simboli del fascismo, compresi documenti storici e monumenti. Una stupidaggine. Il fascismo è stato battuto dalla storia. Rigurgiti e nostalgie non vanno sottovalutate, ma non dobbiamo neppure averne paura. La forza della democrazia è anche questa: non temere le idee, neppure quelle liberticide e fonti di orrori come il fascismo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino