D'accordo, anche gli autisti Actv a volte sbagliano ma nulla può giustificare le aggressioni

D'accordo, anche gli autisti Actv a volte sbagliano ma nulla può giustificare le aggressioni
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Egregio direttore,
volevo esprimere le mie considerazioni sulla recente aggressione di un autista Actv. Tutto ciò è davvero deplorevole. Tuttavia devo però segnalare che c'è anche una certa confusione sulle regole vigenti negli autobus in quanto quasi tutti gli autisti sono spesso molto permissivi e consentono alle persone di salire e/o scendere indifferentemente da tutte le porte siano esse predisposte per sola salita o per sola discesa. Alcuni autisti fanno salire anche cani di grossa taglia senza museruola e anche e 2 o 3 carrozzine con bambini contemporaneamente (non vi è forse un limite massimo?) e molta confusione c'è anche sullo stazio di fermata: alcuni autisti aprono le porte dell'autobus solamente quando quest'ultimo è esattamente posizionato sullo stazio giallo, altri invece si fermano al di fuori degli stazi e aprono lo stesso le porte specie se sono in coda ad altri autobus. È successo anche a me di perdere l'autobus per questa ragione, poiché pensavo che il mezzo si sarebbe poi rifermato più avanti all'interno del proprio stazio. Per concludere vorrei dire che se si vuole correttezza bisogna anche insegnare la correttezza e l'educazione prima educando proprio dipendenti e ispettori.


Sabrina Don


Cara lettrice,
prendiamo nota delle sue osservazioni su alcune criticità del servizio che lei denuncia. Speriamo lo faccia anche l'azienda dei trasporti veneziana e magari trovi anche modo di risponderle o di replicare. Tuttavia, come credo le sia chiarissimo, è opportuno tenere ben separate le due questioni che lei solleva. Bisogna evitare pericolosi parallelismi tra errate interpretazioni del regolamento o sue mancate applicazioni da parte di dipendenti dell'azienda di trasporti ( sia l'Actv o qualsiasi altra società) e le aggressioni e intimidazioni di cui sempre più frequentemente sono oggetto gli autisti. Nel primo caso siamo di fronte a manchevolezze più o meno gravi certamente da correggere ed eliminare, nel secondo caso parliamo di comportamenti da codice penale. I due piani non vanno assolutamente confusi. C'è una diffusione di atteggiamenti gravi e violenti nei confronti del personale dei mezzi pubblici che non ha e non può avere alcuna giustificazione. Va solo fermata, colpita e repressa con assoluta fermezza: gli autori di questi atti sono delinquenti e come tali vanno trattati. Non hanno alibi alcuno. I diritti degli utenti e dei cittadini sono sacrosanti e, pur nelle difficoltà che la gestione di un pubblico servizio comporta, vanno sempre rispettati. La violenza è un'altra cosa. Sono certo che anche lei sia d'accordo su questo.



      
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Il Gazzettino