Apparire non è importante, ma l’unica cosa che conta: parafrasando un celebre motto sportivo, è questo l’ideale grido di battaglia di Rodrigo Alves che,...
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Gli ultimi soldi di questo ingente capitale Alves, noto a tutti come il Ken umano, li ha utilizzati per sottoporsi a una nuova seduta di dermoabrasione, uno speciale trattamento necessario per far sparire le rughe più superficiali del viso. Prima ancora, per centrare l’obiettivo di assomigliare al celebre bambolotto della Mattel, il ragazzo, che in casa ha messo su una sorta di spa con macchinari per “l'esfoliazione, per uccidere i batteri della pelle e riattivare il collagene e per sbiancare i denti", si era rifatto gli zigomi, il naso e persino gli addominali.
Criticati da molti, i risultati del restyling sono piaciuti a tanti altri, visto che su Instagram, dove conta circa 240mila followers, il Ken umano, ormai richiesto come testimonial da molte aziende di bellezza, è apprezzato e seguito con attenzione.
Oltre che una popolarità internazionale, comunque, negli anni, l’ossessione per la chirurgia ha lasciato in eredità ad Alves anche diversi pericolosi grattacapi. Al giovane sudamericano, infatti, i postumi di un intervento hanno rischiato di costare la vita per ben due volte: la prima nel 2013 dopo un’operazione ai bicipiti, la seconda nel 2016 in seguito all’ennesimo ritocco al naso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino