Il caldo minaccia la birra: può diventare poca e a prezzo raddoppiato

Il caldo minaccia la birra: può diventare poca e a prezzo raddoppiato
Allarme caldo per la birra: entro il 2099 la più popolare e amata delle bevande potrebbe diventare una rarità e il suo prezzo potrebbe più che raddoppiare. La...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allarme caldo per la birra: entro il 2099 la più popolare e amata delle bevande potrebbe diventare una rarità e il suo prezzo potrebbe più che raddoppiare. La siccità e le ondate di calore costituiscono infatti una minaccia per le colture di orzo, il principale ingrediente della birra. È lo scenario, pubblicato sulla rivista Nature Plants, che nasce dai modelli elaborati in collaborazione fra Cina e Stati Uniti, dal gruppo dell'Università di Pechino guidato da Wei Xie e da quello dell'Università della California a Irvine coordinato da Steven Davis. Dopo le piantagioni di caffè, è l'orzo a essere minacciato dal caldo e i modelli matematici indicano per la prima volta in quale misura. Finora era noto che «nei periodi di siccità e caldo estremi la produzione di orzo si riduce drasticamente», osservano i ricercatori, ma nessuno aveva mai tradotto finora questi rischi in cifre.


Si ipotizza una drastica riduzione della resa dell'orzo nel mondo che, a seconda del grado di siccità e delle temperature, potrebbe variare dal 3% al 17%. Per avere un'idea delle conseguenze, una riduzione dei raccolti di orzo del 16% equivarrebbe a 29 miliardi di litri di birra in meno: una quantità pari alla quantità di questa bevanda consumata in un anno negli Stati Uniti. In uno scenario simile i consumi potrebbero scendere del 4% e i prezzi salire del 15%. A farne le spese, secondo il modello, sarebbe i Paesi che sono i più forti consumatori, guidati attualmente dalla Cina. 

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino