Yara, la difesa di Bossetti: «Revisione processo subito, prima dell'analisi dei reperti»

Caso Yara. Subito revisione del processo, ancora prima di analizzare nuovamente i reperti, così come autorizzato dalla Cassazione. A chiederlo l'avvocato Claudio...

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Caso Yara. Subito revisione del processo, ancora prima di analizzare nuovamente i reperti, così come autorizzato dalla Cassazione. A chiederlo l'avvocato Claudio Camporini, uno dei legali di Massimo Bossetti - condannato all'ergastolo per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. Il legale è intervenuto alla trasmissione Iceberg, questa sera alle 20.30 su Telelombardia, che ha diffuso una sintesi. La Cassazione ha accolto il ricorso con il quale la difesa ha contestato il "no" all'accesso a 54 campioni di Dna richiesto ai fini di avere elementi per chiedere la revisione del processo.

Caso Yara Gambirasio, dieci anni fa l'omicidio: le tappe del processo Bossetti

L'intervento del legale

«Secondo noi abbiamo il diritto, dopo la decisione della Cassazione di ieri, di svolgere una serie di accertamenti in vista di una eventuale revisione, accertamenti che ovviamente vogliamo fare in contraddittorio - ha affermato Camporini rispondendo alle domande del conduttore Marco Oliva -. La magica comparsa nei mesi scorsi di 54 campioni di Dna che per tutto il processo sono stati definiti inesistenti potrebbe legittimare, soltanto questo, una richiesta di revisione. Anche perché ci sono già tutti gli elementi: la novità e la decisività, in un senso o nell'altro. A questo punto valuteremo anche questa possibilità, addirittura di andare subito a revisione».

«Non appena leggeremo le motivazioni della sentenza di Cassazione faremo le nostre valutazioni anche nel senso di una possibile richiesta di revisione anche a prescindere dall'analisi dei reperti», ha spiegato. La Cassazione ha annullato con rinvio l'ordinanza con la quale la scorsa primavera la Corte di assise di Bergamo aveva negato l'accesso ai reperti biologici. Yara era scomparsa da Brembate di Sopra (Bergamo) il 26 novembre 2010, e solo dopo tre mesi fu ritrovato in un campo il suo corpo senza vita.

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Il Gazzettino