Niente da fare. Nonostante il mare di polemiche e di proteste legate al tema dei vitalizi i consiglieri regionali proprio non ce la fanno a togliersi il vizio di votarsi leggine a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In pratica la leggina consente a una decina di consiglieri della passata legislatura (chiusasi anticipatamente) di integrare con proprio denaro i versamenti già effettuati per raggiungere il minimo e ottenere il vitalizio minimo di 1.750 euro mensili a 65 anni d'età.
Un privilegio relativamente piccolo, destinato a pochissime persone (oggi il consiglio regionale della Basilicata è ridotto a 20 componenti) ma proprio per questo ancor più odioso per l'insensibilità che i consiglieri dimostrano di fronte a un tema che irrita profondamente i cittadini.
Anche perché la Regione Basilicata i vecchi vitalizi già li paga a circa 100 ex politici in pensione (e alle loro consorti se vedove) per un totale di circa 300 mila euro lordi al mese. Inoltre la Basilicata è fra le pochissime Regioni italiane che non hanno ancora varato tagli ai vitalizi come hanno fatto quasi tutte le altre (Lazio compreso).
Forse i consiglieri lucani farebbero bene a prendere esempio dai loro colleghi dell'Emilia Romagna che circa un mese fa hanno varato una legge severissima sul tema che, oltre ad aver alzato l'età alla quale è possibile ottenere la rendita e ad altri tagli, abolisce quel vero e proprio scandalo nello scandalo che sono i doppi vitalizi. In sostanza chi ha fatto il consigliere regionale in Emilia d'ora in avanti dovrà rinunciare a quello regionale se poi è diventato deputato o parlamentare europeo. Chapeau.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino