Vendono la figlia di 4 anni a un pedofilo in cambio di qualche dose di cocaina

Vendono la figlia di 4 anni a un pedofilo in cambio di qualche dose di cocaina
Una bimba di appena 4 anni, fatta prostituire, ceduta a pedofili senza scrupoli per qualche dose di cocaina. Due genitori, il padre di 36 anni e la madre di 26 anni, sono accusati...

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Una bimba di appena 4 anni, fatta prostituire, ceduta a pedofili senza scrupoli per qualche dose di cocaina. Due genitori, il padre di 36 anni e la madre di 26 anni, sono accusati di aver venduto a un pusher 45enne la loro figlia di 4 anni in cambio di cocaina. Sarebbe accaduto in un condominio di un quartiere di Pisa. L'inchiesta è condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, competente per reati di questo tipo, e coordinata dal pm della Procura fiorentina Eligio Paolini.


Nei giorni scorsi ai due genitori e allo spacciatore è stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini. La vicenda è riportata oggi dalle cronache locali di La Nazione e La Repubblica. Ai tre indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di riduzione in schiavitù e atti sessuali con minori. Il pusher è accusato anche della cessione di cocaina finalizzata ad aver possesso della bambina.

Il Tribunale dei minori di Firenze ha tolto alla famiglia la bambina vittima di presunti abusi sessuali, che oggi ha 6 anni, e i suoi tre fratellini, tutti minorenni, affidandoli alla tutela di altrettante strutture.

Secondo l'accusa, in cambio di dosi di droga cedute ai genitori, il 45enne, che abita in un'appartamento dello stabile in cui vive la famiglia, avrebbe ottenuto la bambina di 4 anni «affinché - è scritto nel capo d'imputazione - ne abusasse sessualmente».

Per gli inquirenti, i genitori sarebbero stati consapevoli delle intenzioni dell'uomo ma, avrebbero mantenuto la figlia «in uno stato di soggezione» e avrebbero «consapevolmente violato i doveri di protezione e garanzia derivanti dal loro ruolo di esercenti la responsabilità genitoriale». Il padre e la madre, rispettivamente di 36 e 26 anni, difesi dagli avvocati Niccolò Lombardi Sernesi e Letizia Merciai, convocati dagli inquirenti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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Il Gazzettino