Valerio Nobili, il Bambino Gesù piange il suo professore: «Era nato per fare il medico»

Valerio Nobili, il Bambino Gesù piange il suo professore: «Era nato per fare il medico»
Era uno scienziato il cui lavoro è riconosciuto a livello internazionale, ma anche un medico sul campo, amato e apprezzato, primario dell’Unità operativa...

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Era uno scienziato il cui lavoro è riconosciuto a livello internazionale, ma anche un medico sul campo, amato e apprezzato, primario dell’Unità operativa complessa di Epatologia dell’Ospedale Bambino Gesù. Il professor Valerio Nobili, 53 anni, è morto venerdì scorso, colpito da un malore mentre andava in bicicletta a Valle Giulia, una delle sue tante passioni. Sposato, su richiesta della famiglia sarà allestita da domani alle 11, al Bambino Gesù, la camera ardente («in fondo anche questo ospedale era la sua famiglia»).


Morto Valerio Nobili, medico dell'ospedale Bambino Gesù: malore fatale sulla bici

 

I funerali si svolgeranno domani, nel pomeriggio, a Monterotondo. Per ricordare Nobili si possono mettere in fila i suoi meriti professionali, era anche professore associato di Pediatria alla Sapienza; si possono riascoltare la parole della presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Mariella Enoc: «Non è una perdita facile da accettare per noi, la nostra comunità da oggi è orfana di uno dei suoi migliori medici e scienziati. Alla moglie e alla famiglia non manchi la certezza che continueranno ad essere parte dell’ospedale a cui Valerio ha dedicato la vita professionale e la straordinaria umanità».

Oltre ai meriti scientifici, in molti del professor Nobili ricordano proprio l’umanità, era nato per essere medico, e sono numerose le famiglie a lui riconoscenti: molti di loro ieri hanno lasciato un messaggio di ricordo sulla bacheca Facebook dell’ospedale.

Racconta il professor Bruno Dallapiccola, direttore scientifico del Bambino Gesù: « Valerio Nobili rappresentava quella che deve essere la figura di chi lavora in un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, dove si deve garantire eccellenza assistenziale ed eccellenza nella ricerca a carattere transnazionale. Lui effettivamente era un eccellente clinico, molto moderno, molto disponibile, uno nato per fare il medico, con grande competenza professionale. Negli ultimi anni aveva poi concentrato la sua attenzione su una materia per il quale era riconosciuto come uno dei massimi esperti a livello internazionale: le malattie del fegato dei bambini, in particolare aveva studiato una complicazione molto comune, la degenerazione grassa del fegato, vale a dire la steatosi epatica.


Purtroppo è abbastanza comune, soprattutto in questi tempi in cui c’è una frequenza di bambini sovrappeso od obesi. Nobili ha disegnato molto bene il percorso delle complicazioni di una malattia comune, che se non trattata può evolvere in epatite, fino alla cirrosi del fegato e fino, in alcuni casi molto rari che lui ha descritto, al cancro del fegato». Il professor Nobili ha identificato una serie di marcatori genetici, che concorrono alla degenerazione grassa del fegato. E ha sviluppato un kit diagnostico, che viene largamente usato in Italia, per valutare le predisposizione genetica dei bambini a questo tipo di evoluzione. «E ha anche cercato soluzioni terapeutiche, valutato quali erano le variazioni dietetiche e le integrazioni alimentari per migliorare il quadro clinico del bambino. Aveva anche una capacità oratoria straordinaria: quando veniva invitato a parlare rendeva chiari i concetti più complicati».
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Il Gazzettino