Unicredit finanzia Save: 183 milioni per potenziare Marco Polo e Canova

L'aeroporto Marco Polo
VENEZIA - Unicredit ha aperto una linea di credito di 183 milioni a Save, la società che gestisce gli scali Marco Polo di Venezia e il Canova di Treviso. Il finanziamento avrà...

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VENEZIA - Unicredit ha aperto una linea di credito di 183 milioni a Save, la società che gestisce gli scali Marco Polo di Venezia e il Canova di Treviso. Il finanziamento avrà una durata di 48 mesi estendibile per altri 36 su richiesta della società presieduta da Enrico Marchi.


Unicredit ha messo a punto l'operazione "sulla base dell'affidabilità finanziaria di Save e della solidità dei suoi progetti di sviluppo". L'entrata in vigore a fine 2013 del nuovo sistema tariffario all'aeroporto di Venezia in applicazione del Contratto di Programma stipulato tra Save ed Enac per lo sviluppo del Marco Polo nei prossimi dieci anni, ha sbloccato una serie di ingenti investimenti infrastrutturali. «Il nostro intervento a supporto di Save – ha sottolineato Lucio Izzi, regional manager Nordest di Unicredit - mantiene l'impegno a sostenere l'economia del Territorio ed è in linea con il piano industriale recentemente varato da Unicredit. In particolare gli investimenti, cui forniremo la copertura finanziaria, rientrano in un ambito, quello infrastrutturale, che è strategico per le ricadute dirette sulla crescita dell'ecosistema Nordest».

Un piano che vedrà il suo massimo sviluppo attuativo nel periodo 2015 – 2018 all'interno di un progetto complessivo di circa 600 milioni di investimenti al 2021. Altrettanto dicasi per la costituzione del polo aeroportuale del Nordest, che ha preso concreto avvio lo scorso 24 marzo con il perfezionamento dell'accordo tra Save e Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia, per l' integrazione dei sistemi aeroportuali di Venezia e Verona. L'impegno economico di Save per l'acquisto del 35% della società Catullo sarà di circa 35 milioni di euro.

«Da tempo stavamo ragionando con diversi istituti di credito sull'emissione di bond, abbiamo ottenuto anche un rating molto buono (tripla B) da Standard & Poor's - spiega Enrico Marchi, presidente di Save e leader di Finint, la finanziaria che è il grande azionista della Save - poi è arrivata la proposta di Unicredit e l'abbiamo accettata perché la linea di credito di 48 mesi estendibile per altri 36 è sicuramente più semplice e flessibile di un bond. Oggi poi le condizioni sui prestiti sono molto favorevoli e quindi abbiamo chiuso l'operazione».

A che serviranno questi 183 milioni in sette anni?

«Possono essere utilizzati anche a fronte di investimenti per l'aeroporto di Verona e quello di Lubiana», è la risposta di Marchi

Veneto Banca è rimasta spiazzata?

«Loro hanno una linea di credito sulla holding di controllo Agorà che continua a operare tranquillamente».

E con Popolare Vicenza, che ha l'8,2% del vostro capitale?


«Anche con loro, come con tutte le banche del territorio, abbiamo ottimi rapporti e sono grandi sostenitori del nostro progetto di polo aeroportuale».

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Il Gazzettino