Indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e attaccato da Salvini, Tommaso Stella, il capitano del veliero Alex approdato a Lampedusa con una 50ina di...
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Migranti, Salvini: gommone soccorso dal veliero Alex non aveva problemi
Alan Kurdi, Malta autorizza lo sbarco dei migranti: saranno tutti ricollocati
Tommaso Stella e Soldini sono grandi amici: hanno regatato a lungo in passato e il sodalizio affettivo è ancora vivo: «Se dovessi passare dal Canale di Sicilia farei come lui - aggiunge Soldini -, mi stupisco che ci sia una polemica su questa vicenda».
Da sabato prossimo tornerà a farsi avvolgere dalle onde del Pacifico, fra Los Angeles e Honolulu: disegnerà il tracciato della Transpac, alla quale partecipa a bordo di Maserati, cercando di prendersi un'altra fetta di gloria.
«Con Tommaso abbiamo lavorato insieme per cinque anni e anche a me è capitato di essere stato salvato: se trascorri 48 ore in mare, i dubbi ti passano». Soldini ricorda come «da migliaia di anni queste cose esistono». «I romani e i greci tiravano su la gente, mica la lasciavano in mare», aggiunge. «I distinguo - la sottolineatura del velista milanese - per quanto mi riguarda, si fanno poi a terra. Se trovi uno che galleggia per miracolo, intanto, lo tiri su e poi lo sbarchi dove ti viene comodo. Cinquanta persone su una barca di 18 metri è una situazione di sopravvivenza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino