Papa Francesco chiude il Sinodo: «Dio non teme le novità». Beatificato Paolo VI

I due Pontefici, Benedetto XVI e Francesco (LaPresse)
ROMA - «Dio non teme le novità, per questo continuamente ci sorprende». Ha scelto il tema del “nuovo” e dell'apertura, ieri, Papa Francesco, nell'omelia per la...

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ROMA - «Dio non teme le novità, per questo continuamente ci sorprende». Ha scelto il tema del “nuovo” e dell'apertura, ieri, Papa Francesco, nell'omelia per la beatificazione di papa Paolo VI, che ha riunito in piazza San Pietro settantamila fedeli.




Ricordando la lezione del predecessore, il Pontefice ha citato le parole con cui istituiva il Sinodo dei vescovi: «Cerchiamo di adattare le vie e i metodi alle accresciute necessità dei nostri giorni e alle mutate condizioni della società». Un ricordo suonato quasi come un richiamo ai vescovi nel giorno più lungo del Sinodo straordinario sulla Famiglia, quello delle tante novità attese, “annunciate” nel testo provvisorio non senza critiche, e delle novità almeno in parte tradite.



I padri sinodali hanno votato la relazione, approvando tutti i paragrafi a maggioranza di due terzi, tranne i tre più problematici, relativi alla comunione dei divorziati risposati, all'accoglienza pastorale degli omosessuali e alla comunione spirituale. La maggioranza semplice ottenuta non è sufficiente, ma è comunque un importante passo avanti. Netta la posizione sui matrimoni gay: «Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia».



Più apertura per la comunione ai divorziati risposati, ancora da approfondire, «tenendo ben presente la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti». Nessuna novità sulla contraccezione. Bergoglio ha lodato lo spirito con cui si è svolto il Sinodo, nonostante i momenti di tensione tra quelli che lui stesso ha definito tradizionalisti e progressisti. «Abbiamo un anno per maturare», ha detto, rimandando al sinodo ordinario sulla famiglia, che nel 2015 dovrà tornare ad occuparsi dei temi rimasti in sospeso. Per «dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino