Coronavirus, scuola, attacco hacker alle lezioni online: indaga la polizia postale

Attacco hacker alle lezioni online. Axios, una delle piattaforme che fornisce i servizi per la scuola digitale, ha denunciato di essere sotto attacco di hacker dalla notte scorsa....

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Attacco hacker alle lezioni online. Axios, una delle piattaforme che fornisce i servizi per la scuola digitale, ha denunciato di essere sotto attacco di hacker dalla notte scorsa. Sulla vicenda sta svolgendo una serie di accertamenti anche la Polizia Postale che da giorni è anche lavoro su una serie di intrusioni verificate durante lezioni on line su diverse piattaforme utilizzate da docenti e studenti per la scuola digitale.


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Estranei nelle classi virtuali, violazioni di password e accessi fraudolenti. «La nostra struttura - afferma Axios - è continuamente vessata da attacchi informatici (tipo DDoS) da parte di hacker. Abbiamo bloccato questo attacco grazie al tempestivo intervento» ma «purtroppo il servizio nella giornata di oggi potrà subire delle alterazioni e non funzionare regolarmente». La società aggiunge che «i nostri sistemi sono sicuri, ma l'enorme numero di accessi fraudolenti blocca il regolare accesso ai servizi». Sulla vicenda sta svolgendo una serie di accertamenti anche la Polizia Postale, che è in costante contatto con i tecnici dell'azienda per capire cosa è accaduto e risalire agli autori. Attacchi a lezioni on line sono stati segnalati anche da diversi istituti che si avvalgono di altre piattaforme. Le scuole corrono ai ripari come possono: ad esempio assegnando all'amministratore della videolezione, ovvero al docente, la funzione di esclusione dei partecipanti per eliminare eventuali estranei che si introducono nella classe virtuale. Molti istituti hanno anche reso obbligatorio l'accesso alle piattaforme solo con l'account dell'istituto escludendo ed inibendo le funzionalità di accesso agli account privati degli studenti. In questo modo sono tracciabili e si possono identificare eventuali incursioni di esterni. La preoccupazione di molti dirigenti scolastici riguarda la tutela della privacy di minorenni ma anche possibili atti di cyber bullismo attraverso filmati o immagini della vita scolastica virtuale carpita in maniera 'piratà. Per questo alcuni presidi di licei romani hanno inviato mail agli studenti e ai genitori ricordando esplicitamente «il rispetto della normativa vigente sulla privacy» e mettendo in guardia sul cyber bullismo sottolineando che è «assolutamente vietato estrarre e/o diffondere foto o video registrazioni relative alle persone presenti in videoconferenza e alla lezione on-line». Inoltre nelle comunicazioni i dirigenti di alcune scuole romane ricordano come «la violazione delle norme sulla privacy e su eventuali comportamenti lesivi della dignità dell'immagine di altre persone e atti individuali come cyberbullismo, comportano la responsabilità civile e penale in capo ai trasgressori e a coloro che ne hanno la responsabilità genitoriale». Un chiaro invito e richiamo ai genitori a vigilare su un corretto uso degli strumenti digitali da parte dei figli.

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Il Gazzettino