«Tavolo 86 – ciccione». Un commento inequivocabile, quello apparso sullo scontrino consegnato sabato scorso a quattro clienti del ristorante giapponese...
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«Eravamo a pranzo, tre ragazze con un nostro amico – racconta la “vittima” dell'insulto, scritto nero su bianco – quando abbiamo chiesto il conto tramite il tablet posizionato sul tavolo: poco dopo ci è stato consegnato questo scontrino con l'indicazione di 'ciccione'. Inizialmente ci abbiamo riso un po' sopra. Ma quando siamo andati alla cassa abbiamo chiesto spiegazioni e la persona che era lì in quel momento non ci ha detto nulla: ha preso quel foglio di carta, che era un pre-scontrino, e lo ha accartocciato davanti a noi».
«Anche ipotizzando che quel 'ciccione' fosse riferito ad un cameriere – una tesi poco plausibile visto che durante il pranzo siamo stati serviti da più persone – perché non si sono giustificati in nessun modo?». Continua Elisa: «Una delle ragazze si trova spesso ad avere dei problemi con la taglia che indossa. In ogni caso, i gestori di questo locale sono stati maleducati, perché anche se fosse stato tutto un malinteso, ce lo avrebbero dovuto spiegare».
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Il Gazzettino