Tute da meccanico e cric, sorpresi a smontare un'auto per strada: due arresti in flagrante, ma subito scarcerati

Tute da meccanico e cric, sorpresi a smontare un'auto per strada: due arresti in flagrante, ma subito scarcerati
Presi in flagranza di reato dalla polizia. Ma il giudice della Direttissima, pur convalidando formalmente l’arresto, li scarcera in attesa del processo. Loro sono due...

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Presi in flagranza di reato dalla polizia. Ma il giudice della Direttissima, pur convalidando formalmente l’arresto, li scarcera in attesa del processo. Loro sono due trentenni romani, pluripregiudicati, specialisti nel rubare auto e smontare i pezzi in pochi minuti.


Due notti fa, alle 3.30, su piazza Acilia angolo via Nemorense, poco distante da Villa Ada, i fari di un equipaggio di una volante illuminano due ombre che si muovono dietro una Smart parcheggiata. Gli agenti vogliono vederci chiaro e vanno a controllare. I ladri, vestiti con tute da meccanico e tato di cric, scagliano per terra un pneumatico della Smart che già avevano posizionato su un cavalletto, e riescono a raggiungere un’auto parcheggiata poco distante.Scatta un inseguimento. I banditi sfrecciano verso piazza Santa Emerenziana ma vengono bloccati da un’altra pattuglia della polizia. I due vengono presi e portati al commissariato. Nel bagagliaio della loro auto, gli investigatori trovano arnesi di ogni tipo ed anche molto costosi. Emerge che i ladri potrebbero avere colpito altre volte al Nemorense. Non solo: vengono trovati nel cruscotto alcuni appunti che proverebbero che si tratta di specialisti che agiscono su commissione.

La loro rete di contatti si materializza tramite certi siti internet e c’è qualche titolare di autodemolitore che si serve dei due che sarebbero noti per riuscire a rubare qualunque auto in pochi minuti. La mattina seguente i due romani vengono portati al Tribunale di Piazzale Clodio per essere giudicati. Il giudice convalida l’arresto dei poliziotti essendo avvenuto in flagranza di reato. Ma, stabilisce che, in attesa del processo collegiale, i ladri sono liberi. I due sono solo soggetti alla firma serale al commissariato. Quindi, sia prima che dopo, sono liberi di fare quello che vogliono. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino