Ristoratore in coma dopo la lite nel traffico: arrestato ex pugile

Ristoratore in coma dopo la lite nel traffico: arrestato ex pugile
E’ stato arrestato ieri mattina Sandro Mangifesta, 43 anni di Ortona, consulente finanziario e insegnante di boxe ai ragazzini, che si trova ai domiciliari con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E’ stato arrestato ieri mattina Sandro Mangifesta, 43 anni di Ortona, consulente finanziario e insegnante di boxe ai ragazzini, che si trova ai domiciliari con l’accusa di lesioni gravissime, dopo aver picchiato il 25 ottobre il ristoratore di Francavilla, Antonio Cicalini, ricoverato in gravi condizioni in rianimazione all’ospedale di Popoli. La svolta alle indagini è arrivata anche a seguito delle testimonianze raccolte dai carabinieri di Francavilla. L’appello dei familiari di Cicalini a fornire notizie utili all’inchiesta, oltretutto ancora valido, ha prodotto dei risultati concreti ai fini dell’inchiesta, che ieri ha portato agli arresti domiciliari l’istruttore di pugilato, su richiesta del Pm Giancarlo Ciani e su convalida del Gip Luca De Ninis, che ne ha riconosciuto la pericolosità e la possibilità di reiterazione di reati contro la persona.


Secondo la ricostruzione dei fatti, Sandro Mangifesta il 25 ottobre era al volante della sua Smart quando si è trovato davanti il furgoncino guidato da Antonio Cicalini, che aveva appena finito il turno al suo ristorante. L’istruttore di pugilato avrebbe più volte tentato di sorpassarlo lungo la centralissima via Aldo Moro, fino a riuscire nel suo intento lungo il ponte dell’Alento, strada a doppio senso di marcia. A quel punto il semaforo rosso, avrebbe fatto andare su tutte le furie Mangifesta, che una volta sceso dalla macchina avrebbe preso a pugni e calci il ristoratore, ora in coma farmacologico e in grave pericolo di vita.


Anche ieri il pugile ha cercato di difendersi asserendo di aver colpito con un pugno Cicalini. Tuttavia stando a quanto dimostrano i referti medici, il ristoratore avrebbe riportato numerose lesioni in più punti del volto, tanto che rischia un occhio e ha perso tutti i denti, e numerose emorragie frutto di più colpi alla testa, difficilmente compatibili come effetto di un solo colpo. «Tutte le lesioni riportate da Cicalini al volto e alla testa - spiegano i legali della famiglia, Angelo Pettinella e Carla Tiboni - non sono il frutto di un solo pugno. Purtroppo a confermarlo sono i referti medici e le gravi condizioni in cui versa Cicalini». Sul punto si farà luce in sede di processo e gli avvocati Angelo Pettinella e Carla Tiboni, precisano: «A nome dei familiari del ristoratore vogliamo ringraziare i carabinieri e gli inquirenti per l’impegno profuso nelle indagini. Vogliamo ribadire la piena fiducia dei familiari nell’operato della magistratura».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino