Città del Vaticano – Papa Francesco ha ricevuto a Santa Marta il gesuita statunitense James Martin, assai noto per le sue tesi aperturiste verso i gay e il mondo Lgbt...
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Anche stavolta la polemica è divampata sui social. Le tifoserie critiche nei confronti di Papa Bergoglio si chiedono il perchè il Papa gli abbia aperto le porte per un colloquio, mentre ai 4 cardinali che a suo tempo esprimevano dubbi dottrinali su documenti pontifici non sono mai stati ricevuti in tutti questi anni.
In compenso il gesuita descrive la lunga udienza – circa 30 minuti – sintetizzando in un tweet la gioia che ha provato nel condividere le speranze e le sfide del mondo Lgbt. «Un pastore meraviglioso». Martin aggiunge di essersi sentito «incoraggiato e consolato» dal Santo Padre, aggiugendo che l’udienza concessa è un chiaro segnale di attenzione della Chiesa verso il mondo gay.
Martin è il direttore di America, l’autorevole periodico dei gesuiti americani. Tra le cose che da tempo suggerisce al Vaticano è di cambiare il Catechismo il cui testo definisce «oggettivamente disordinata» (al paragrafo 2358) l’attrazione delle persone dello stesso sesso.
Per smorzare le polemiche è dovuta intervenire la Compagnia di Gesù americana precisando che si è trattato di un incontro tra fratelli: «non c'erano temi politici in agenda, non c'erano strategie nascoste, solo una onesta conversazione per capire quale sia la migliore via per raggiungere coloro che si sentono ai margini, proprio come suggerisce lo spirito che sta lavorando nella nostra Chiesa oggi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino