Choc a Trevignano Romano, 34enne uccide la madre e la vicina di casa

Al culmine di una lite avrebbe ucciso la mardre con un bastone e poi, sulla tromba delle scale, una vicina che era accorsa sentendo le urla della donna. Sceso in strada, ha rubato...

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Al culmine di una lite avrebbe ucciso la mardre con un bastone e poi, sulla tromba delle scale, una vicina che era accorsa sentendo le urla della donna. Sceso in strada, ha rubato un'auto con cui ha tentato la fuga travolgendo altre macchine e anche un ciclista, fortunatamente rimasto illeso. Il duplice omicidio è accaduto all'ora di pranzo di una tranquilla domenica a Trevignano Romano, comune alle porte della Capitale.

 

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Fermato e piantonato in ospedale

I carabinieri hanno fermato poco dopo il presunto responsabile del delitto. Andrea Bocchini, di 34 anni, si trova ora piantonato in ospedale dove è stato portato per un Trattamento sanitario obbligatorio. L'allarme è scattato intorno alle 13. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della compagnia di Bracciano che hanno fermato poco dopo il 34enne mentre tentava la fuga a bordo di una macchina che aveva rubato poco prima a un automobilista, seminando il panico tra le strade del paese.

 

 

 

 

I rilievi tecnico scientifici da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia e l'autopsia serviranno per chiarire meglio la dinamica dell'omicidio. Le indagini poi serviranno ad accertare con più esattezza il movente del delitto.

 

La prima ricostruzione

Da una prima ricostruzione degli investigatori, sembra che l'uomo abbia ucciso in casa la madre 65enne Graziella Marzioli, colpendola probabilmente con un bastone, poi sulle scale una inquilina del palazzo, Emanuela Senese, di 76 anni, colpendola al collo. A scatenare la violenza del 34enne, disoccupato con precedenti e tossicodipendente, probabilmente una discussione scoppiata con la madre all'interno dell'abitazione in tarda mattinata. Poi la sua violenza si sarebbe scatenata contro la condomina 76enne che abitava al piano inferiore e che probabilmente era accorsa sentendo le grida di aiuto della vicina. L'uomo potrebbe aver impugnato un bastone o una mazza per colpire con violenza le due vittime. Dopo il duplice omicidio avrebbe tentato una disperata fuga per le strade della cittadina e sarebbe andato in escandescenze. Per questo, una volta fermato, si sarebbe reso necessario ricorrere al Tso all'ospedale di Bracciano.

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Il Gazzettino