Uccise la madre con cinquanta coltellate e ne nascose il corpo in un'intercapedine della villetta a Roma nella quale abitavano insieme: poi chiamò il 112 sostenendo che...
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In primo grado era stato condannato a 17 anni di reclusione più cinque di Rems, col riconoscimento della parziale infermità di mente. Era il 28 marzo 2017 quando, in un'intercapedine di una villetta di Casal Palocco, fu trovato il corpo senza vita di Maria Grazia Cornero, insegnante in pensione all'epoca 80enne. A dare l'allarme fu il figlio Gianluca Sari, che si autoaccusò dell' omicidio.
«Ho ucciso mia madre e murato il corpo», gridò il giovane facendo scattare l'allarme. E fu lui stesso a indicare il punto della casa in cui aveva nascosto il cadavere, poco dopo ritrovato buttando giù una doppia parete di cartongesso tirata su per coprire un'intercapedine. La donna era rivolta con la faccia verso il pavimento, avvolta in un telo di plastica; risultò colpita cinquanta volte con un coltello.
Difficile fin da subito fu chiarire il movente dell' omicidio.
Il Gazzettino